Riso e condimenti per pasta ritirati dal mercato, contenevano troppo cadmio

Riso e condimenti per pasta ritirati dal mercato, contenevano troppo cadmio pericoloso per la salute

Riso e condimenti per pasta ritirati dal mercato, contenevano troppo cadmio, gli avvisi sul sito del Ministero della salute. Un lotto di riso carnaroli di marca Carosio (con codice a barre 20505318), commercializzato dalla Lidl, è stato ritirato dal mercato perché è stata rilevata “la presenza di cadmio oltre il limite consentito”. L’avviso di richiamo è comparso sul sito del ministero della salute. Il lotto di riso interessato ha come data di scadenza l’11/02/2025 ed è commercializzato in confezione da un chilo. Il prodotto non è idoneo al consumo. “Si invitano i consumatori a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita per il rimborso”, si legge sull’avviso.

Anche un condimento per l’insalata di pasta prodotto da Fratelli Polli S.p.a., per la Coop, è stato ritirato dal ministero. L’avvertenza è di non consumare il prodotto, se è stato acquistato. In questo caso la ragione sta nel rischio che i vasetti contengano dei frammenti di vetro. I lotti in questione del prodotto venduto in confezione da 285 grammi sono TF224 MFE173 e TF224 MFE177. La data di scadenza o termine minimo di conservazione è il 31/08/2025. (NapoliToday)

Cos’é il cadmio

Il cadmio è un metallo pesante che può essere presente nel cibo e in piccola parte viene assorbito dall’organismo, dove è efficacemente trattenuto a livello dei reni e del fegato, dove può rimanere per decine di anni. È considerato un contaminante del cibo, come altri metalli, ad esempio arsenico e piombo. La sua presenza, che può essere riscontrata in numerosi alimenti, dipende dalle sue concentrazioni nel terreno, nell’acqua e nell’aria. Fra gli alimenti che ne sono più ricchi sono inclusi fegato, funghi, molluschi, polvere di cacao e alghe essiccate.

Cosa può provocare un eccesso di cadmio nell’organismo

L’accumulo di cadmio nell’organismo a lungo andare può portare a diversi effetti negativi. A risentirne sono prima di tutto i reni, la cui attività può essere compromessa dalla presenza di questo metallo a tal punto da condurre a insufficienza renale.
Inoltre un eccesso di cadmio può causare diarreamal di stomaco e vomito, una demineralizzazione delle ossa che a sua volta può causare fratture, problemi di fertilità, danni al sistema nervoso e a quello immunitario e disturbi psicologici.
Infine, il cadmio è classificato dall’International Agency for Research on Cancer come sostanza cancerogena di gruppo 1.

 

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