Napoli, emergenza freddo: nuovi posti al riparo per i senza dimora

Napoli, a causa dell’emergenza freddo il comune ha aggiunto 45 posti letto per i cittadini senza dimora

Il comune di Napoli ha messo a disposizione altri 45 poti letto per i senza dimora, a causa dell’emergenza freddo che sta interessando le nostre città. Secondo quanto riportato sul sito del comune: 25 posti saranno allestiti nel teatro del Dormitorio Pubblico e altri 20 nella tenda riscaldata che sarà installata presso il Binario della Solidarietà. L’iniziativa è diventata operativa il 1° febbraio e resterà in vigore fino a marzo. La decisione é stata adottata dalla Giunta su proposta dell’assessore al Welfare Luca Trapanese. Questi ulteriori posti si aggiungono a quelli già messi a disposizione dal principio dell’emergenza. Erano già attivi 15 posti nel Centro Tanucci, 20 nel Dormitorio Pubblico comunale al secondo piano e altri 10 sempre nel dormitorio pubblico al piano terra con un’accessibilità anche senza documenti. In totale quindi 90 posti letto extra per contrastare in maniera efficace e costruttiva l’emergenza freddo.

La dichiarazione dell’assessore Luca Trapanese

“La nuova strategia di accoglienza messa in atto per il Piano Freddo di quest’anno è motivata dalla necessità di costruire con gli utenti bisognosi nuove relazioni di fiducia. Offrendo sempre più servizi personalizzati, diamo agli utenti benefici duraturi oltre che immediati per rispondere all’emergenza” – ha spiegato l’Assessore Luca Trapanese – “Un’accoglienza più efficace e basata sulle necessità complesse dei fratelli senza dimora che sostituisce quella impersonale e inefficace prevista precedentemente all’interno delle Stazioni Metro”. I clochard sono esposti continuamente ai cambiamenti climatici e quindi soggetti anche rischi per la salute. Di notte le temperature tendono in genere ad essere ancora più rigide ed il comune ha pensato bene di allestire delle tende riscaldate.

La stazione Museo resterà aperta per 15 giorni

A partire dalla mezzanotte di giovedì 9 febbraio, e per i successivi 15 giorni, rimarrà aperta la stazione Museo della Linea 1 della metropolitana di Napoli. Vanvitelli, Museo e Piazza Dante – oltre il normale orario di chiusura al pubblico, fino alle ore 6.00 del mattino, per ampliare la possibilità di accogliere quanti ne avessero bisogno. La dichiarazione del comune di Napoli: “La decisione, visto il protrarsi del forte freddo ed il continuo acuirsi delle temperature, è stata assunta alla luce delle resistenze da parte di alcuni senza dimora a trovare riparo presso le strutture di emergenza già individuate dall’amministrazione. L’ Anm, pur non potendo anticipare l’orario, si è adoperata per garantire l’apertura notturna della stazione e consentire a chi vive in strada di trovare ricovero in caso di bisogno”. 

Piano straordinario per l’emergenza freddo

Oltre quanto già citato il comune di Napoli ha reso operative 9 Unità Mobili di strada messe a disposizione dall’Amministrazione Comunale e 1 dell’Asl Na1 Centro che garantiscono interventi di primo soccorso e la fornitura di bevande calde, coperte e generi di conforto. Per segnalare eventuali emergenze e casi di necessità è attivo sulle 24 ore il numero del Telesoccorso 081/5627027.

Il binario della solidarietà

A Napoli la Caritas ha inventato un’esperienza di accoglienza e reinserimento sociale grazie all’aiuto delle Ferrovie dello Stato che, in comodato gratuito, hanno offerto all’arcidiocesi i locali nei pressi della stazione. Secondo quanto riportato da FamigliaCristiana il Binario della solidarietà é un’idea partita da don Elvio Damoli, direttore della Caritas italiana dal 1996 al 2001. La realtà sorta nel 1995 come centro di accoglienza diurno, punto fermo di tanti senza famiglia e senza tetto nasce alla stazione di Napoli Centrale. In seguito la sede si sposta dietro alla fermata successiva della metro, a Napoli-Gianturco.

Giancamillo Trani, storico vice-direttore della Caritas di Napoli racconta: “C’è il campo di calcetto per la ginnastica e il salone, ampio, luminoso, pulitissimo. Abbiamo un nutrizionista: non possiamo servire pasti generici a diabetici, celiaci od obesi: faremmo un bel danno. Vengono a farsi la doccia, usano la lavanderia, il dispensario, prendono gli abiti nuovi o quasi. Ringraziamo le Forze dell’ordine: portano materiali sequestrati, dai vestiti al tonno in scatola per i nostri ospiti». Molti hanno trovato la loro strada ed il loro reinserimento nella vita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *