Avellino: uomo muore soffocato da un boccone di carne

A Serino nell’avellinese un uomo muore al ristorante soffocato da un boccone di carne

A Serino in provincia di Avellino, un uomo muore al ristorante soffocato da un boccone di carne mentre pranzava con amici. Secondo quanto riportato su fanpage.it è’ accaduto ieri a ora di pranzo. Verso le 15:30 un uomo di 56 anni si trovava presso un ristorante a Serino, località montana dell’avellinese, giunto da Napoli in compagnia di amici. Mentre stava consumando il pasto all’improvviso, durante la masticazione qualcosa va storto. Un boccone di carne si ferma durante la deglutizione e non gli consente più di respirare. Iniziano tutti i tentativi da parte degli amici di aiutarlo, mentre il gestore del ristorante chiama immediatamente il 118.

Arrivano sul posto 3 ambulanze

Mentre l’uomo combatteva tra la vita e la morte, sono arrivate sul posto 3 ambulanze una delle quali dotata di apparecchiature specifiche per la rianimazione. Il personale sanitario gli ha praticato le manovre salvavita e un prolungato massaggio cardiaco. Ma non c’è stato nulla da fare. L’uomo è deceduto nonostante i numerosi tentativi di salvarlo. Giunti sul posto anche i carabinieri del comando locale. La tragedia ha sconvolto tutti i presenti ed il personale del locale, di sicuro sono eventi drammatici che lasciano il segno. La salma è stata liberata e consegnata alla famiglia per i funerali.

Cosa succede se un boccone va di traverso

Secondo quanto riportato su Humanitas Medical Care un boccone che invece di attraversare l’esofago si introduce nella trachea, è un evento poco frequente ma molto pericoloso, poiché può impedire in parte o totalmente la respirazione e causare il soffocamento. In questi casi, diventa fondamentale sapere come intervenire per aiutare la persona in difficoltà. Il parere del dottor Stefano Ottolini, medico di Pronto Soccorso in Humanitas che spiega esattamente cosa avviene in questi casi.

“Se il boccone che ingeriamo non segue la sua via fisiologica e, invece di imboccare l’esofago, prende la via della trachea si corre il rischio di soffocamento a causa dell’ostruzione parziale o, più raramente, totale delle vie respiratorie. In questo caso, è necessario intervenire immediatamente per scongiurare il rischio di asfissia. Un altro rischio è che il frammento di cibo che ha imboccato la trachea raggiunga i polmoni, causando una polmonite ab ingestis, cioè da corpo estraneo, molto difficile da curare”.

Quali sono le cause di soffocamento

“Le cause di questo evento eccezionale sono diverse continua il medico – un pezzetto di cibo può andare di traverso perché è troppo grosso, oppure per distrazione mentre si sta mangiando o perché respiriamo mentre inghiottiamo. Ai bambini può capitare perché corrono con il cibo in bocca oppure perché ingeriscono piccoli oggetti. Esistono poi patologie a carico dell’apparato neuromuscolare che impediscono la corretta deglutizione. I processi che regolano la deglutizione permettono la chiusura delle vie aeree tramite la glottide al momento del passaggio del bolo alimentare.”

“A causa del decadimento senile, ma anche per colpa di patologie neurologiche più frequenti in età avanzata, questo controllo può venire meno o essere molto carente e quindi è più probabile che un pezzetto di cibo si introduca nelle vie respiratorie. Può capitare anche per colpa di patologie degenerative quali, ad esempio, la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), spiega il medico. E aggiunge: “Un’altra causa è legata all’abuso di alcol, farmaci e sostanze stupefacenti, poiché ciò inibisce il corretto funzionamento del sistema nervoso”.

Quali manovre effettuare per aiutare una persona che sta soffocando

“La prima cosa da fare, sempre, è chiamare il 118. Nel frattempo, si può invitare la persona a tossire e, chi lo sa fare, eseguire delle manovre specifiche, come quella di Heimlich (compressioni addominali). Questa manovra è particolarmente difficile, quindi è necessario apprenderne correttamente la tecnica, frequentando un corso di primo soccorso, per non provocare danni anche seri”, avverte il dottore.

 

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