Terremoto in Turchia, sale il numero delle vittime: 11.700

epa10454109 Women react at the site of a collapsed building in the aftermath of a major earthquake in the Elbistan district of Kahramanmaras, Turkey, 08 February 2023. More than 9,000 people have died and thousands more injured after two major earthquakes struck southern Turkey and northern Syria on 06 February. Authorities fear the death toll will keep climbing as rescuers look for survivors across the region. EPA/SEDAT SUNA

Sale il numero delle vittime del terremoto che ha devastato la Turchia, 11.700 accertate

Sale ancora il numero delle vittime del violento terremoto in Turchia e Siria, 11.700 ma probabilmente è destinato a crescere. Decine le strutture ospedaliere e le scuole distrutte. Si continua ininterrottamente a scavare sotto le macerie. Secondo quanto riportato su Tgcom24 più di 5.600 gli edifici crollati, danni e incendi ai gasdotti, forniture sospese. A Salqin nel nord ovest della Siria, una bambina di 8 anni è rimasta sotto le macerie per 40 ore, lottando contro la morte, i soccorritori sono riusciti a salvarla. Ad Hatay, al confine tra Turchia e Siria, un altro bambino sempre di 8 anni, è stato estratto vivo dopo 52 ore durante le quali è rimasto intrappolato sotto le macerie. Anche una donna con i suoi tre figli è stata tratta in salvo dopo 28 ore in cui è rimasta seppellita lottando contro il tempo. Messe in salvo fino ad ora circa 8.000 persone.

Gli italiani in Turchia

Tutti gli italiani che si trovavano nelle zone del sisma sono stati contattati e sono in salvo. Un ragazzo di 22 anni, rimasto sepolto sotto le macerie di un palazzo crollato ad Antiochia, è stato recuperato e tratto in salvo. Risulta disperso invece un 50enne veneto Angelo Zen. Anche i vigili del fuoco italiani scavano tra le macerie. Una squadra i 50 pompieri e personale sanitario dei team Usar di Toscana e Lazio si stanno mobilitando in cerca di superstiti ad Antiochia. Secondo quanto riportato dal sito AGI Agenzia Italia, sono sbarcati ad Adana alle ore 6 del mattino di ieri, ora italiana, trasportati con un aereo C130 dell’Aeronautica militare.

Il pensiero del Papa

“Il mio pensiero va in questo momento alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto che ha causato migliaia di morti e feriti”. Questo ha dichiarato il Papa al termine dell’udienza generale. “Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità – ha aggiunto -. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori in parte già martoriati da una lunga guerra”.

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