“Non fateci disinnamorare dello sport, dopo gli scontri sulla A1”

Gaetano Palumbo M5S

“Non fateci disinnamorare dello sport, dopo gli scontri sulla A1” il commento di Gaetano Palumbo consigliere 5 stelle.

“Non fateci disinnamorare dello sport, dopo gli scontri sulla A1” il commento del Consigliere 5 stelle Gaetano Palumbo sullo scontro tifosi. Sul suo profilo Facebook dopo la rissa di ieri tra ultras Napoli e Roma, il Consigliere Palumbo scrive: “Non fateci disinnamorare dello sport! Nel giorno in cui si ricordano campioni dello sport non è possibile assistere ad uno scempio del genere. Nell’autogrill dove già ha perso la vita il giovane Gabriele Sandri, vi è stato uno scontro tra gli ultras di Napoli e Roma. Una rivalità tristemente nota anche per la vicenda di Ciro Esposito. Un dramma quello degli scontri tra ultras, come un cancro mangia da dentro il calcio nostrano. La politica niente ha fatto finora, nonostante la decantata sicurezza urlata in campagna elettorale. Non si può avere paura di seguire la propria squadra oltreché l’esempio delle nuove generazioni hanno dai nostri comportamenti. Ci vuole sicurezza negli stadi e fuori per riavvicinare le famiglie allo sport più bello del mondo”.

Cosa è accaduto ieri sulla A1 Autostrada del sole

Sul quotidiano la Repubblica si legge che secondo una prima ricostruzione e da alcuni video diffusi sui social, gli ultras napoletani e romani si sono scontrati vicino ai distributori di benzina dell’autogrill Badia al Pino ad Arezzo per poi invadere una delle carreggiate e bloccare il flusso del traffico. Le due tifoserie si sono affrontate, con il volto coperto da sciarpe e cappucci, a colpi di sassi, bastoni, fumogeni e petardi. I tifosi della Roma in transito, molto probabilmente avvisati della presenza dei napoletani, hanno rallentato la marcia fino a fermarsi all’altezza dell’area di sosta Badia al Pino. Entrambi i gruppi si sono spostati all’altezza dell’uscita dell’autogrill e sono entrati in contatto per pochi minuti. I tifosi romanisti dopo circa 15 minuti sono ripartiti, mentre quelli napoletani, circa 350, sono rimasti nell’area di servizio e successivamente scortati fino a Genova da personale delle forze di polizia.

I due casi memorabili di Gabriele Sandri e Ciro Esposito citati dal Consigliere Palumbo

In memoria di Gabriele Sandri e di Ciro Esposito, ci sembra giusto ricordare le loro storie. Da Wikipedia Gabriele Sandri 26 anni Disc Jokey romano tifoso laziale, la mattina dell’11 novembre 2007 con altri quattro amici si trovava sull’A1, erano diretti a Milano per assistere all’incontro di calcio tra Inter e Lazio previsto alle 15:00 allo stadio Giuseppe Meazza di San Siro. I cinque si fermarono all’area di servizio “Badia al Pino” all’altezza di Civitella in Val di Chiana (Arezzo) per attendere l’arrivo di altri amici, provenienti sempre da Roma. Attorno alle 9:00, i tifosi laziali entrarono in contatto con alcuni sostenitori della Juventus e tra i due gruppi scoppiò una rissa.

I tafferugli attirarono l’attenzione di una pattuglia della Polizia stradale che si trovava sul lato opposto della carreggiata e che, azionata la sirena, si portò a bordo strada; mentre il gruppo di amici di Sandri risaliva in auto e si accingeva a ripartire, l’agente Luigi Spaccarotella convinto che i quattro stessero fuggendo a seguito di una rapina, scese dall’auto di servizio, prese la mira e da una distanza di circa cinquanta metri esplose due colpi di pistola.

Il secondo proiettile oltrepassò la rete divisoria fra le carreggiate e raggiunse l’auto di Sandri, che nel frattempo si era messa in movimento, centrando al collo il giovane che dormiva al centro del sedile posteriore. I compagni allertarono sia le forze dell’ordine sia il soccorso sanitario ma l’ambulanza giunse sul posto quando ormai il ragazzo era già deceduto.

Cosa accadde invece a Ciro Esposito 31enne tifoso napoletano

Questa la triste vicenda di Ciro Esposito riportata da Linkiesta: È morto il tifoso del Napoli Ciro Esposito, ricoverato al policlinico Gemelli, dopo essere stato colpito da alcune revolverate durante i sanguinosi scontri del 3 maggio scorso prima della finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico. Roma, domenica 3 maggio, a poche ore dall’inizio della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli. Un corteo di tifosi napoletani percorre viale di Tor di Quinto in direzione dello stadio Olimpico, scortato dalla polizia. Improvvisamente, vengono sparati sette colpi di pistola e tre ultras napoletani cadono a terra. La situazione degenera: migliaia di ultrà incappucciati assaltano la scorta della polizia e distruggono due auto e un blindato. A terra rimane Ciro Esposito, trentunenne tifoso napoletano, le cui condizioni appaiono subito gravi. A sparare, un tifoso romanista, Daniele De Santis, 48 anni.

 

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