Napoli, multate 6 persone per sversamento di rifiuti sul Lungomare

A Napoli, multate 6 persone per lo sversamento illecito di rifiuti sul Lungomare

Multate 6 persone dalla Polizia Municipale di Napoli, per lo sversamento illecito di rifiuti speciali sul Lungomare. Secondo quanto riportato su fanpage.it, durante un servizio di controllo del territorio, gli agenti dell’Unità Operativa Chiaia sono intervenuti in via Palepoli, all’angolo con via Generale Giordano Orsini, sul Lungomare cittadino: qui, i poliziotti hanno riscontrato lo sversamento illecito di rifiuti speciali sulla pubblica via. I vigili urbani hanno così identificato i responsabili: si tratta di sei persone, che sono state multate; i rifiuti sono poi stati smaltiti correttamente grazie all’intervento del personale e dei mezzi di Asia.

Eclatante episodio di abbandono rifiuti anche a Bacoli

Il mese scorso, un uomo ha trascinato per strada dei sacchetti con spazzatura, lasciando una scia di sporco che ha condotto la Polizia Municipale fino a casa sua. Nei sacchetti c’era anche del materiale edile che li rendeva pensanti, quindi l’uomo ha dovuto trascinarli lasciando la scia di sporco a terra. Ciò ha consentito la Polizia Municipale di seguire tutto il percorso fino ad arrivare a casa del colpevole. L’uomo, che é stato poi multato dai vigili, ha subito mentito dicendo di non aver commesso lui l’infrazione, ma la scia lasciata a terra lo ha smascherato.

L’abbandono dei rifiuti é un reato punibile con sanzioni pesanti

Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è un reato ambientale e, soprattutto, un atto di inciviltà e una mancanza assoluta di educazione e di senso civico. Il reato é punibile con sanzioni più o meno gravi a seconda dei casi. Contrastare i comportamenti sbagliati ed educare al rispetto per l’ambiente e per gli spazi comuni è un dovere civile necessario per migliorare la qualità della vita di tutti. Secondo quanto riportato su QF Green, il TUA, noto anche come Codice dell’Ambiente, stabilisce il “divieto assoluto di abbandono dei rifiuti sul suolo e nel sottosuolo e parimenti nelle acque superficiali e sotterranee”.

Tale divieto è esteso ai centri abitati e alle aree rurali, al suolo e al sottosuolo, nonché ai mari, ai fiumi, ai laghi e, ovviamente, alle falde acquifere. Chi trasgredisce, incorre in sanzioni amministrative e in alcuni casi, come per l’abbandono dei rifiuti pericolosi o tossici, in sanzioni penali.

  • Sanzione amministrativa: scatta se il responsabile è un soggetto privato e se il materiale abbandonato è esclusivamente di natura domestica.
  • Sanzione penale: scatta se il responsabile è una persona giuridica (impresa/ente) e se il materiale di scarto proviene da attività professionali.
L’importo delle sanzioni

Se un privato commette questo tipo di reato è soggetto a un’ammenda da 300 € a 3.000 € se il materiale abbandonato non è pericoloso, ma tale sanzione può essere raddoppiata in caso di rifiuti pericolosi. Se, invece, il trasgressore è un soggetto giuridico, esso viene denunciato all’autorità giudiziaria ed è passibile di denuncia penale con arresto da 3 mesi a 1 anno e ammenda da 2.600 € a 26.000 € (abbandono di rifiuti non pericolosi), oppure con arresto da 6 mesi a 2 anni e ammenda da 2.600 € a 26.000 € (abbandono di rifiuti pericolosi). In ogni caso i trasgressori, siano essi soggetti privati o giuridici, sono obbligati al ripristino dello stato dei luoghi e a sostenere le spese per il recupero e per lo smaltimento dei rifiuti abbandonati.

 

 

 

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