Napoli, aggredisce e maltratta la moglie davanti ai figli

Napoli, aggredisce e maltratta la moglie davanti ai figli, l’uomo fa parte del clan Di Lauro

Il comunicato stampa che ci arriva in redazione: aggredisce e maltratta la moglie davanti ai figli, l’uomo è il figlio del capo clan Di Lauro. E’ di questa mattina il comunicato pervenutoci da parte della Questura di Napoli nel quale si legge:

“Su delega del Procuratore della Repubblica f.f. di Napoli si comunica che, ieri, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di: DI LAURO Salvatore nato a Napoli in data 07.02.1988 figlio del noto capo clan Paolo Di Lauro detto “Ciruzzo o Milionario.”

Il predetto è gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate perché, con reiterate minacce, vessazioni, umiliazioni e aggressioni fisiche, ha maltrattato la moglie anche in presenza dei figli minori della coppia.
Tali fatti sono stati denunciati dalla moglie del Di Lauro, con lui non più convivente, il 27 febbraio scorso, dopo l’ennesimo episodio di cui è stata vittima la sera precedente, allorquando il marito si era presentato sotto il balcone di casa con del liquido incendiario.

I gravi indizi nei confronti dell’indagato sono stati acquisiti nell’ambito delle indagini avviate dagli investigatori della locale Squadra Mobile e dalle audizioni assunte dal pubblico ministero. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione ed il destinatario della stessa è una persona sottoposta ad indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.”

Continuano gli atti di violenza domestica sulle donne

E’ di due giorni fa l’ultimo maltrattamento avvenuto a Giugliano in Campania, dove una donna é stata sequestrata e picchiata in casa dal compagno per 5 giorni. Continuano senza sosta gli atti di femminicidio, si registra un aumento nel 2023. In base ai dati del Viminale, solo nel periodo 1 gennaio – 5 marzo sono state uccise venti donne e di queste 18 hanno trovato la morte in ambito familiare o affettivo. I dati sono forniti dal ministero dell’Interno e sono contenuti nel report che settimanalmente viene aggiornato dalla direzione centrale della polizia criminale – servizio analisi criminale.

Il parere dell’avvocato Alessandro Mancori:”serve una campagna di sensibilizzazione a partire dalle scuole medie”

Sul quotidiano Lab Parlamento, il parere dell’esperto avvocato Alessandro Mancori, che sottolinea l’importanza di una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole medie. “Ci risiamo”, afferma Mancori, “è un bollettino di guerra, in Italia si compiono episodi di femminicidio una volta a settimana, senza contare le aggressioni, spesso neppure denunciate, le violenze psicologiche, oppure le cc.dd. “biasimevoli condotte” (tampinamenti telefonici, pedinamenti, utilizzo sfrenato della messaggistica o del ricorso ad altri strumenti di denigrazione attraverso i social network, ecc.), da una quindicina di anni opportunamente tradotte nel reato di stalking”.

Bene che se ne parli – prosegue l’Avvocato Mancori – e che si adottino tutte le iniziative legislative e non per contrastare un fenomeno che non fa distinzione di sesso, razza e religione, figlio di un concetto primordiale che affonda le proprie radici, anche religiose bisogna ammetterlo, sull’istinto di supremazia dell’uomo sulla donna e sull’inciso ‘se non puoi essere mia non devi essere di nessun altro’. Come per tutti i reati di natura domestica, pensiamo ai maltrattamenti in famiglia e alle violenze di genere e/o sessuali, non è mai semplice all’esterno cogliere i segnali di un disagio così profondo tanto da poter allertare per tempo le autorità.”

“Tutto sta, quasi sempre, alla tempestiva denuncia della persona offesa propedeutica ad una serie di steps che attivano il cd. Codice rosso e che, se colti in tempo, potrebbero davvero condurre ad evitare tragedie. Il tema è complesso e meriterebbe una campagna di sensibilizzazione che coinvolga già gli studenti di scuola media-inferiore. La semplice lettura di fatti di cronaca a scuola, da parte degli insegnanti, potrebbe, attraverso la conoscenza, nutrire alla formazione di una coscienza. Bisogna avere la forza e la lucidità di chiedere aiuto per tempo. Senza vergognarsene”

Chiamare subito per chiedere aiuto al 1522

Il numero di pubblica utilità 1522 è attivo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno ed è accessibile gratuitamente dall’intero territorio nazionale. L’accoglienza è disponibile in varie lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, farsi, albanese, russo ucraino, portoghese, polacco.

 

 

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