Napoli: 16enne evaso dal carcere di Nisida, catturato a Scampia

Napoli, un 16enne evaso dal carcere minorile di Nisida, viene arrestato per le strade di Scampia

Napoli, per le strade di Scampia viene fermato un 16enne evaso dal carcere di Nisida, non si ferma allo stop intimato dai carabinieri. Secondo quanto riportato da Cronache della Campania verso le ore 11 del mattino, le moto del nucleo radiomobile di Napoli sono ferme a via Bakú nel quartiere Scampia. I militari erano fermi per normali controlli alla circolazione stradale. All’improvviso scorgono da lontano una Fiat Panda bianca che si avvicina, il guidatore ed il passeggero erano due giovanissimi.

Cosa succede all’alt dei carabinieri

I carabinieri intimano l’alt, ma il guidatore non lo rispetta, parte immediatamente l’inseguimento. Durante la corsa i militari riescono a fermare l’auto, dalla quale il passeggero scende per scappare ed intrufolarsi nei palazzi della città. Preso il guidatore iniziano le indagini. La persona che hanno davanti già era nota alle forze dell’ordine. Il ragazzo ha 16 anni e i Carabinieri devono contestargli i reati di guida senza patente e resistenza a pubblico ufficiale. Dalle indagini si scopre inoltre che l’auto era stata presa a noleggio.

Il giovane era fuggito dal carcere di Nisida il 15 febbraio

Sul 16enne pende un’ordinanza di custodia cautelare nell’istituito minorile di Nisida. Il provvedimento è stato emesso lo scorso 15 febbraio dal Tribunale per i minorenni di Napoli a seguito dei diversi allontanamenti del giovane dalle comunità in cui era stato collocato. Il giovane si trova nell’istituto minorile sull’”isola delle capre” mentre sono in corso le altre indagini da parte dei Carabinieri sul passeggero fuggito e su quell’auto dove i 2 viaggiavano.

Il  carcere minorile di Nisida

L’istituto penale è isolato dal contesto urbano e si trova in cima ad una piccola isola appartenente all’arcipelago delle isole Flegree, fa parte di Bagnoli, un quartiere del comune di Napoli. Nel corso della seconda serata del Festival di Sanremo 2023, la co-conduttrice e giornalista Francesca Fagnani, ha deciso di portare con un monologo. Racconta la sua toccante esperienza vissuta al carcere, nel corso della quale ha intervistato i giovani detenuti. La giornalista ha sottolineato le responsabilità dello Stato, che “non può insistere nelle aree più fragili del paese solo con la fondamentale attività di repressione delle forze di polizia”.

“Lo Stato dovrebbe combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa. Dovrebbe garantire pari opportunità, almeno ai più giovani” per attuare democrazia e uguaglianza, principi fondamentali della nostra Repubblica. Il destino dei ragazzi che entrano nel carcere minorile, in ogni caso, “non è irreversibile”. Trovare un lavoro, rispettare la legge e superare i pregiudizi è possibile, ma non sempre accade. Tornare in carcere può servire “solo a punire il colpevole, non serve a rieducare, né tantomeno a reinserire nella società chi entra.”

 

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