La stoccata- Giorgia Meloni: La prima donna al comando

“La stoccata” – Il consueto punto politico della settimana: la squadra di governo di Giorgia Meloni

La Stoccata– Con il giuramento della leader del centrodestra Giorgia Meloni e dei 24 ministri davanti al capo dello stato Sergio Mattarella si è insediato ufficialmente il nuovo governo della Repubblica Italiana. La Meloni in questo modo entra di diritto nella storia del nostro paese, diventando la prima donna in Italia a diventare Presidente del Consiglio. Questa, aldilà dei propri orientamenti politici, può essere considerata una buona notizia. D’altra parte ha vinto le elezioni in maniera netta e incontrovertibile ed è giusto che le sia data la possibilità di governare. Detto questo cerchiamo di capire ora chi sono i profili prescelti dalla Premier che faranno parte del prossimo esecutivo. La squadra del neonato governo avrà 24 ministri dei quali nove senza portafoglio. Il nuovo ministro degli Esteri sarà Antonio Tajani braccio destro di Berlusconi. Tajani 69 anni ha dedicato i suoi ultimi 20 anni alle politiche europee e infatti, oltre a traghettare il suo partito nel Ppe ha anche ricoperto il ruolo di di Presidente Europeo tra il e il 2017 e il 2019, quindi assolutamente esperto della materia. Avrà anche il ruolo di vicepremier.

Ministro dell’Interno sarà Matteo Piantedosi

gia prefetto di Roma, considerato da molti come un ottimo servitore dello stato nelle istituzioni, avrà un compito difficile e delicato tra le mille difficoltà che questo ruolo comporta. Alla difesa ci andrà Guido Crosetto fedelissimo della Meloni, il suo nome nell’ultima settimana era stato accostato a diverse caselle nella composizione del nuovo governo, poi alla fine anche un po’ a sorpresa la sua nomina è ricaduta su questo ministero. Alla Giustizia invece ci sarà Carlo Nordio 75 anni di Treviso, magistrato, sempre molto impegnato nelle battaglie della Destra. Appare una nomina  onestamente di ottimo calibro.

Il leader della Lega Matteo Salvini andrà invece a presiedere il ministero delle Infrastrutture

dopo essersi battuto con  la Meloni per ritornare al ministero dell’ Interno ha  dovuto accettare controvoglia questa collocazione. Che però gli permetterà di tornare di nuovo in auge nell’agone politico dopo un periodo di flessione personale. Salvini avrà anche il ruolo di secondo vicepremier al fianco di Giorgia. All’economia ci va Giancarlo Giorgetti deputato dal 1996 che ha collaborato a stretto contatto con il Premier Draghi nello scorso governo. Avrà un compito durissimo cioè quello di far approvare in poco tempo una manovra finanziara che dovrà far fronte ai molteplici problemi economici italiani. Per quanto concerne la Pubblica Amministrazione la poltrona sarà occupata da Paolo Zangrillo fratello minore del più famoso Alberto, medico di Berlusconi. Dovrà confrontarsi con un ministero di notevole difficoltà. Vedremo come ci riuscirà.

 Agli affari Regionali e Autonomie ci sarà Roberto Calderoli, leghista della prima ora.

Nato nel 1956 da sempre secessionista convinto, si ricorda per aver definito una porcata la legge elettorale da lui stesso scritta, poi ribattezzata ” porcellum”. Il ministero della Cultura sarà diretto da Gennaro  Sangiuliano, giornalista napoletano con un trascorso giovanile nel Fronte della Gioventù. Ai Rapporti con il Parlamento ci andrà un pretoriano della Meloni Luca Ciriani 55 anni friulano con una storia politica sempre al servizio della destra. Già capogruppo al Senato con Fratelli d’Italia nella passata legislatura. Il nuovo ministro dell’Università e Ricerca sarà Annamaria Bernini in quota Forza Italia, sempre a fianco in questi anni di Berlusconi. Era stata proposta da subito dal suo leader per un ministero nella composizione nuovo governo. Al lavoro e alle Politiche Sociali ci sarà Marina Calderone, definita un profilo tecnico ma con grande esperienza politica. Sarda classe 1965, titolare di una società che tutela il lavoro dei professionisti chiamata Cdl. Proprio per questo non vista di buon occhio dai sindacati. Il nuovo ministro dell’Istruzione e Merito sarà Giuseppe Valditara. Milanese 61 anni  leghista convinto, avrà l’ingrato  compito di risollevare le sorti della disastrata scuola italiana.

Per le riforme è stata designata Elisabetta Casellati che è stata la prima donna Presidente del Senato.

Da sempre fedelissima di Berlusconi, che per lei avrebbe voluto la Giustizia, alla fine è andata a coprire la casella delle Riforme. Alla Salute è stato nominato Orazio Schillaci, direttore dell’Università di Tor Vergata a Roma. A dirigere gli Affari Europei e Pnrr ci sarà Raffaele Fitto. Nato a Maglie classe 1969, saranno affidati a lui i fondi europei destinati all’italia. Allo Sport e Politiche Giovanili si è pensato al nome di Andrea Abodi con un grande passato da manager sportivo, legato politicamente alla Meloni. Per la Famiglia Natalità e Pari Opportunità sarà ministro Eugenio Roccella, esponente molto in vista di fratelli d’Italia si ricorda come portavoce del family Day 2007.

Alla disabilità ci sarà Alessandra Locatelli laureata in sociologia esponente leghista denominata la “Sceriffa”

per alcune sue posizioni molto nette contro moschee e venditori abusivi. Il ruolo di ministro del Turismo sarà ricoperto da Daniela Santanchè nota imprenditrice di Fratelli d’Italia, con un passato nel partito del Cavaliere.Il ruolo di ministro delle Politiche del Mare e del Sud è stato assegnato invece a Nello Musumeci già Presidente della regione Sicilia. Musumeci è anche fondatore di un suo movimento politico chiamato “Diventerà Bellissima”. Per finire all’Agricoltura e Sovranità Alimentare ci sarà Francesco Lollobrigida cognato di Giorgia, uomo di punta di Fratelli d’Italia. In definitiva la ripartizione del nuovo esecutivo è presto detta nove ministri vanno a Fratelli d’Italia cinque alla Lega e cinque a Forza Italia. Gli altri cinque ministeri sono stati affidati a profili tecnici. Quindi il dado è tratto, domani ci sarà il proverbiale passaggio della campanella tra il vecchio Premier e la nuova Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che sancirà il tutto. Come si dice in questo casi auguri a tutti! Speriamo bene…

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