La stoccata – Il nuovo governo: Incontri e scontri

“La stoccata”- Il consueto punto politico della settimana: Le direttive del nuovo governo.

La stoccata – Dopo aver incassato la fiducia alla Camera e al Senato, il nuovo governo Meloni ha lasciato il porto ed ha cominciato il suo complesso percorso di navigazione. La settimana politica italiana è stata intensa e concitata, prerogative strutturali di un governo in fase embrionale. Uno degli obiettivi primari del governo di centrodestra è sicuramente quello di abbattere in maniera netta le regole al Covid predisposte dal governo precedente. Infatti la Meloni ha già stabilito quattro interventi da fare immediatamente per eliminare le vecchie regole. La prima, ritenuta ormai obsoleta e impropria è quella dell’obbligo delle mascherine nelle strutture sanitarie. Obbligo che dovrebbe decadere dal primo novembre prossimo, ma questo esecutivo non ha nessuna intenzione di prorogarlo. Anche per quanto riguarda l’obbligo delle mascherine al personale sanitario, che per le direttive del governo Draghi dovrà rimanere attivo fino al 31 dicembre prossimo, l’intenzione del governo è di non rinnovarlo. Per quanto concerne il lavoro privato, sembra destinata a decadere anche la regola che stabilisce l’uso obbligatorio delle mascherine, per quei colleghi che non rispettano le famose distanze di sicurezza. A novembre il nuovo esecutivo deciderà se abolire anche questa norma.

Giorgia ha deciso, anche di sospendere o addirittura cancellare le multe

che erano state previste per gli over 50 che non si erano vaccinati entro il 15 giugno 2022. La norma sarà quasi sicuramente abolita. Dopo la sanità il nuovo Presidente del Consiglio insieme alla sua squadra, si è dedicata anche a un piccolo rinnovamento del fisco italiano. Infatti il centrodestra ha intenzione di alzare il tetto di spesa del denaro contante. Salvini per la Lega ha proposto di alzare il margine dai 2000 euro attuali a 10.000. Forza Italia però non è d’accordo, perché per il partito del Cavaliere le priorità sociali adesso sono ben altre. Secondo Berlusconi il primo intervento da attuare è quello di creare un piano, per cercare di calmierare le altissime bollette delle famiglie italiane e delle imprese gravemente in difficoltà economica. Intanto da registrare che in settimana ci sono stati all’università Sapienza di Roma scontri tra gli studenti e la Polizia. Alcuni studenti di Scienze Politiche avevano tentato di impedire il normale svolgimento di un convegno relativo “Al capitalismo buono”, con la partecipazione del leader di Gioventù Nazionale Fabio Roscani e il giornalista Daniele Capezzone.

Ad un certo punto le due fazioni sono arrivate fisicamente a contatto,

gli animi si sono chiaramente surriscaldati e sono cominciati gli scontri. Il conflitto ha generato un bilancio definitivo di 20 persone contuse, due feriti e di sette agenti di polizia che sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere. Adesso il gruppo degli studenti del collettivo di sinistra chiede le dimissioni della Rettrice Antonella Polimeni, colpevole secondo loro, di aver fatto entrare le forze dell’ordine nel perimetro dell’Ateneo. Quindi come si evince il governo è appena salpato e le contrapposizioni ideologiche e politiche si fanno già vedere e sentire.

Altra grana per il governo nei giorni scorsi

ha riguardato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro ha firmato una direttiva che ha impedito di attraccare nelle acque italiane a due enormi barconi con circa 700 persone a bordo provenienti dall’Africa. Nelle ultime ore poi si è aggiunta anche una terza barca con circa 300 migranti a bordo. Tutto questo sembra un preciso monito del nuovo governo, di voler subito cambiare le direttive nei confronti dell’immigrazione. In definitiva quando siamo ancora ai nastri di partenza le problematiche che attanagliano il paese sono molteplici e complesse, il futuro appare alquanto difficile e nebuloso. Ma francamente questo lo si sapeva, toccherà ora a Giorgia e alla destra in generale, dopo anni di dura opposizione, dare risposte veloci e adeguate…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *