Casoria, 24enne decide di togliersi la vita, la città in lacrime

Casoria, 24enne decide di togliersi la vita, la città in lacrime, il dolore del sindaco

A Casoria un 24enne decide di togliersi la vita gettandosi dal balcone di casa, la città in lacrime per la sconcertante notizia. Il sindaco Raffaele Bene, con grande commozione ha espresso un suo pensiero profondo di cordoglio alla famiglia. Massimo era il nome del giovane che con il folle gesto ha deciso di porre fine alla sua vita. Non si conoscono i motivi della tragica scelta. Secondo l’Istat, sono circa 4000 i giovani che ogni anno, in Italia, si tolgono la vita; nel 2021 sono stati 220mila i ragazzi tra i 14 e i 19 anni insoddisfatti della propria vita che, allo stesso tempo, si trovano in una condizione di scarso benessere psicologico, e la pandemia non ha sicuramente aiutato.

Il messaggio del sindaco su Facebook per ricordare Giuseppe

“Ho appreso come molti voi concittadini con enorme dolore la notizia della morte di un ragazzo di 24 anni dopo un gesto estremo. Giuseppe era un figlio di Casoria, di quella comunità alla quale ci sentiamo di appartenere sia nei momenti felici che in quelli più duri
In me in queste ore alberga il dolore del padre di famiglia prima che del sindaco. I motivi che lo hanno spinto a quest’azione saranno per sempre nascosti nell’animo sensibile di un ragazzo unico e lì vanno lasciati. A noi non resta altro da fare che essere vicini alla famiglia con un pensiero, un gesto, una preghiera. Per il loro e il nostro Giuseppe.”

E’ allarme tra i giovanissimi, negli ultimi 2 anni sono aumentati di suicidio sono aumentati del 75%

Dal sito Open secondo l’ultimo report dell’Osservatorio della Fondazione Brf, nel nostro Paese ogni 16 ore una persona si toglie la vita. Sono questi i numeri allarmanti che emergono dall’ultimo report dell’Osservatorio suicidi della Fondazione Brf – Istituto per la ricerca in psichiatria e neuroscienze. L’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma riferisce di una crescita «esponenziale» negli ultimi 10 anni degli accessi al pronto soccorso per comportamenti suicidari da parte di giovanissimi. I numeri sono però esplosi nei due anni di pandemia, arrivando a un +75% rispetto al biennio precedente nel caso del suicidio, ideato o tentato, e a un +60% se si tiene conto anche degli atti di autolesionismo. Oltre l’80% dei tentativi di suicido è messo in atto da bambine e ragazze: l’età media è di circa 15 anni, il più giovane ha 9 anni.

Ansia e depressione sono aumentate notevolmente anche tra i bambini e gli adolescenti

Negli ultimi 10 anni, spiega Stefano Vicari, ordinario di Neuropsichiatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Direttore della UO di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Bambino Gesù, «l’ansia e la depressione sono aumentate notevolmente anche tra i bambini e gli adolescenti». La pandemia ha poi «ulteriormente accentuato questa tendenza e gli studi più recenti indicano come una percentuale compresa tra il 20 e il 25 per cento dei giovani manifesti i segni, rispettivamente, di un disturbo d’ansia e di depressione. E in questo contesto ragazzi e ragazze depresse presentano molto spesso, in associazione, comportamenti autolesivi – danneggiano, cioè, volontariamente il proprio corpo con tagli, bruciature, escoriazioni – ideazione e tentativo di suicidio», aggiunge Vicari.

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