Torna dopo 50 mila anni la cometa di Neanderthal

Torna dopo 50mila anni la cometa C/2022 E3 soprannominata cometa di Neanderthal

Dopo ben 50mila anni torna la Cometa C/2022 E3 ZTF detta di Neanderthal perché furono proprio loro, gli uomini di Neanderthal a vederla per ultimi. Tra pochi giorni, ovvero il 1 febbraio, la vedremo sorvolare il nostro celo in quanto sarà a circa 42 milioni di chilometri dalla Terra. Molto probabilmente, a partire dal 24 gennaio, sarà visibile ad occhio nudo in quanto il 12 gennaio sarà poco distante dal Sole, ciò renderà la sua coda più luminosa. Prepariamo quindi i nostri binocoli ed i nostri telescopi per ammirare questo fantastico evento stellare. Bisognerà avere l’accortezza di recarsi in un luogo lontano da fonti luminose e con una buona visione, sicuramente è preferibile un luogo di montagna ed un celo sgombro da nubi.

In quale punto preciso puntare i nostri binocoli

Secondo il sito 3BMeteo il 30 gennaio la cometa di Neanderthal passerà proprio accanto alla Stella Polare che si trova precisamente allineata alle ultime due stelle del Grande Carro e alla coda del Piccolo Carro. Riportiamo qui un’immagine che potrà aiutare i nostri lettori a capire come posizionarsi e dove direzionare gli obiettivi quella sera.

C/2022 E3 è stata scoperta i 2 marzo del 2022 dagli astronomi Bryce Bolin e Frank Masci. Al momento della scoperta, la cometa aveva una magnitudine apparente di 17,3 ed era di circa 4,3  UA (640 milioni di  km ) dal Sole. L’oggetto fu inizialmente identificato come un asteroide, ma successive osservazioni rivelarono che aveva una chioma molto condensata , indicando che si trattava di una cometa.

All’ Osservatorio Astronomico Sormano in provincia di Como, l’hanno già individuata. Questo quanto si legge sulla loro pagina Facebook.

“Tra pochi giorni, il 12 gennaio, la cometa C/2022 E3 (ZTF) raggiungerà la minima distanza dal Sole per poi avvicinarsi alla Terra a “soli” 48 milioni di km il 1 febbraio.
Attualmente la si può osservare con piccoli telescopi nella Corona Boreale prima dell’alba, ma alla fine di gennaio potrebbe essere visibile ad occhio nudo alla sera subito dopo il tramonto in direzione Nord Ovest.
Questa notte l’abbiamo ripresa anche se disturbati dalla forte luminosità della Luna e dalla presenza di alcune velature.
Poche ore dopo, lasciando l’osservatorio, abbiamo fotografato un incredibile spettacolo offerto dalla nebbia che ricopriva la pianura addentrandosi nelle valli fin sopra gli abitati di Canzo ed Asso”.

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