Sciame sismico ai Campi Flegrei, cosa fare in caso di eruzione

forte scossa di terremoto

Sciame sismico ai Campi Flegrei, cosa fare in caso di eruzione, il piano della Protezione Civile

Sciame sismico ai Campi Flegrei, in caso di eruzione é stato predisposto un piano da parte della Protezione Civile. Un link messo a disposizione della popolazione, in cui vengono illustrate le regole in caso di una imminente eruzione vulcanica. Link.

37 scosse in una sola notte

In questi giorni si é verificato uno sciame sismico di elevata frequenza, nella notte del 18 agosto si sono verificate 37 scosse che hanno allarmato seriamente la popolazione, epicentro tra Pisciarelli e Solfatara, nel Comune di Pozzuoli, con una profondità di 2 chilometri. Quattro i picchi di intensità, alle 6.18 il più forte con magnitudo 3,3. Nei giorni seguenti se ne sono susseguiti altri, l’ultimo quello di ieri mattina intorno alle 10:30. Anche il Sindaco di Pozzuoli é andato in allarme ed ha pubblicato una nota in cui, dopo aver indicato i vari sismi che si sono verificati ha poi scritto: Capisco che siete spaventati e preoccupati, ma vi assicuro che, insieme al direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito, alla Protezione Civile e alla Polizia Municipale, stiamo monitorando in tempo reale la situazione. Vi chiedo di mantenere la calma e di fare riferimento solo ai canali ufficiali di comunicazione. Per qualunque richiesta potete contattare i numeri indicati in questo post. Vi aggiorneremo appena saremo in possesso di nuove notizie”. (NapoliToday)

Cosa prevede il piano della Protezione Civile

La zona rossa é la zona più esposta in cui gli abitanti previo allarme, vengono invitati immediatamente ad abbandonare le loro abitazioni. È infatti esposta al pericolo di invasione di flussi piroclastici che, per le loro elevate temperature e velocità, rappresentano il fenomeno più pericoloso per le persone. Sono ricompresi in zona rossa i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, per intero; parte dei Comuni di Giugliano in Campania, di Marano di Napoli e alcune municipalità del Comune di Napoli. Nell’area vivono circa 500mila abitanti.

La zona gialla è l’area esterna alla zona rossa, che in caso di eruzione è esposta alla significativa ricaduta di ceneri vulcaniche. In questo caso c’é bisogno solo di un allontanamento temporaneo dalle proprie abitazioni. Nella zona gialla ricadono i Comuni di Villaricca, Calvizzano, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Melito di Napoli e Casavatore e 24 quartieri del Comune di Napoli. Nell’area vivono oltre 800mila abitanti.

I livelli di allerta

Nel piano della Protezione Civile, vengono definiti livelli di allerta quei livelli che stabiliscono lo stato di attività del vulcano. Quelli precedenti da quelli successivi vengono stabiliti in base alla gravità della situazione e quindi alle variazioni dei parametri monitorati. Ci sono diversi livelli di allerta: verde, giallo, arancione e rosso. Attualmente il livello di allerta per i Campi Flegrei è giallo e la fase operativa adottata è di “attenzione”.

Non è possibile prevedere con certezza quando, come e dove avverrà la prossima eruzione. Non si esclude la possibilità che la ripresa dell’attività eruttiva avvenga da più bocche contemporaneamente, ma non si può prevedere la durata dell’attività. Si pensa ad una eruzione minore o di taglia media in cui si possono verificare i seguenti fenomeni:

formazione di una colonna eruttiva, caduta di materiale vulcanico, scorrimento di flussi piroclastici

Piano di trasferimento in caso di preallarme e allarme

Il Piano prevede che nella fase di preallarme, le persone se vogliono allontanarsi dalle loro abitazioni posso farlo ma autonomamente presso sistemazioni da loro scelte, mentre in fase di allarme effettivo tutta la popolazione deve abbandonare le case scegliendo se farlo in modo autonomo o assistito, in ogni caso entro 72 ore.

Chi sceglie di spostarsi autonomamente, con il proprio mezzo di trasporto, dovrà seguire solo i percorsi stradali di uscita dalla zona rossa stabiliti nel Piano di allontanamento. Chi sceglie la sistemazione alternativa fornita dallo Stato dovrà proseguire verso i “Punti di prima accoglienza” individuati nelle Regioni e Province autonome gemellate; in alternativa chi sceglie di ricevere il contributo di autonoma sistemazione potrà proseguire verso la sistemazione alternativa individuata autonomamente.

Per chi sceglie di essere assistito è stato definito uno schema di gemellaggio che prevede il trasferimento della popolazione dei Comuni in zona rossa nelle Regioni e Province autonome italiane. In questo caso, lo spostamento assistito delle persone dalle “Aree di attesa”, definite nel Piano di protezione civile di ogni Comune, alle “Aree di incontro”, individuate fuori dalla zona rossa, avverrà con pullman messi a disposizione dalla Regione Campania. Il loro successivo trasferimento verso i “Punti di prima accoglienza” nelle Regioni e Province autonome gemellate è previsto con modalità diverse (pullman, treni o navi) a seconda delle destinazioni, per limitare il carico sulle infrastrutture di mobilità e i disagi alla popolazione.

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