Roccarainola: nell’incendio della fabbrica muore un operaio

A Roccarainola questa mattina nell’incendio della fabbrica muore un operaio, Raffaele Miele

Questa mattina alle ore 10:30 a Roccarainola nell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio muore un operaio, Raffaele Miele. E’ stata un’esplosione devastante anticipata prima da un boato avvertito anche nei luoghi limitrofi, dopodiché un’enorme colonna di fumo si è sprigionat nel cielo di Gargani frazione di Roccarainola. L’esplosione è stata così potente da mandare in frantumi anche i vetri delle abitazioni circostanti. Ad incendiarsi è stata la Fireworks Lieto s.r.l. che opera in tutto il mondo anche a Disneyland Paris.

Trovato il corpo dell’operaio

La fabbrica è strutturata in più reparti e l’operaio ha perso la vita mentre lavorava in uno di questi. La Fireworks Lieto è collocata su una collina dove nel corpo centrale sono situati gli uffici e i reparti dove si lavorano i fuochi d’artificio sono dislocati lungo la collina, questa separazione per evitare che un esplosione possa danneggiare anche gli uffici. Raffaele Miele di 51 anni si trovava nel reparto dove si miscelavano le sostanze che poi è esploso. Dopo circa due ore di ricerche è stato trovato il suo corpo senza vita.

Subito dopo lo scoppio arrivano i soccorsi

Subito dopo l’esplosione sono arrivati i soccorsi. Carabinieri della compagnia di Nola, Artificieri del Comando Provinciale di Napoli, vigili del fuoco con squadre dei pompieri provenienti anche da Afragola e le ambulanze del 118. Mancava all’appello solo Raffaele Miele che purtroppo non ce l’ha fatta. (Fanpage)

MORTI SUL LAVORO: PRIMO QUADRIMESTRE 2023 ANCORA NEFASTO

Pubblicati da INAIL i dati degli infortuni sul lavoro del primo quadrimestre 2023: sono 264 le vittime rilevate da gennaio ad aprile, di cui 207 in occasione di lavoro e 57 quelli in itinere, con una media di oltre 66 decessi al mese e più di 15 alla settimana. Rispetto allo stesso periodo del 2022, le vittime sono quindi 3 in più.

Il primo quadrimestre 2023 vede in zona rossa, e quindi con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 9 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori), le seguenti regioni: Umbria, Valle D’Aosta, Abruzzo e Marche. In zona arancione: Veneto, Piemonte, Liguria, Lombardia e Sicilia. In zona gialla: Campania, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Lazio e Toscana. In zona bianca: Calabria, Basilicata e Molise.

In numeri assoluti, la Lombardia è ancora in vetta con 42 vittime in occasione di lavoro. Seguono: Veneto (23), Piemonte (18), Emilia-Romagna (17), Lazio (16), Campania (14), Sicilia (12), Toscana (11), Puglia (10), Marche e Abruzzo (8), Umbria (7), Liguria (6), Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige (4), Calabria (2) e Valle d’Aosta (1).

Nella graduatoria del nuovo anno per settore, il maggior numero di denunce arriva dal settore delle Attività Manifatturiere (21.529). Seguono: Costruzioni (9.195), Sanità (9.119), Trasporto e Magazzinaggio (9.018) e Commercio (8.742).

La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni dove le vittime sono 80 su un totale di 207.

L’incidenza di mortalità dei lavoratori con età compresa tra i15 e i 24 anni è il 50% in più rispetto a quella di chi ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (7,9 infortuni mortali ogni milione di occupati contro 5,1).

L’incidenza di mortalità minima viene rilevata invece tra i 35 e i 44 anni (pari a 4,6 infortuni per milione di occupati), mentre la più elevata nella fascia dei lavoratori ultrasessantacinquenni (29,1), seguita dalla fascia di lavoratori compresi tra i 55 e i 64 anni (16,6). (Vega Engineering)

 

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