Ospedale del Mare: aggredisce medico e rompe un PC, arrestato

Napoli, all’Ospedale del Mare, un uomo aggredisce un medico e rompe un pc, pretendeva di essere ricoverato

E’ accaduto ieri sera, presso l’Ospedale del Mare a Napoli, un uomo va in escandescenze, aggredisce un medico e rompe un pc. La segnalazione all’ Ufficio Prevenzione Generale della questura di Napoli é partita dal Pronto Soccorso dell’ospedale. Gli agenti subito dopo aver ricevuto la segnalazione della presenza di una persona molesta, si sono precipitati sul posto. Secondo quanto riportato su Cronache della Campania, gli agenti sono stati fermati subito da un medico, il quale ha raccontato del pericoloso episodio. L’arrestato era già noto alle Forze dell’Ordine. Gli operatori hanno identificato l’uomo per un 34enne napoletano con precedenti di polizia e l’hanno arrestato per danneggiamento aggravato nonché denunciato per minacce gravi e interruzione di pubblico servizio.

Aggressione ad un medico all’Ospedale San Paolo di Napoli

Avvenuta ieri un’altra aggressione ad un medico presso l’Ospedale San Paolo di Napoli. Un uomo dimesso dal Pronto Soccorso dell’ospedale, pretendeva che la certificazione delle cure ricevute e la ricetta su cui era segnato il percorso terapeutico, gli fossero redatte dal medico di base. Dopo che quest’ultimo spiega all’uomo che non era di sua pertinenza ma di pertinenza del medico ospedaliero, un familiare gli si scaglia contro, prendendolo a calci e a pugni in testa. Secondo quanto riportato sul Corriere del Mezzogiorno, il medico è stato poi soccorso dagli altri pazienti che erano nello studio, mentre l’aggressore si è dileguato.

Il sindacato chiede campagne informative

Luigi Sparano, segretario provinciale della Fimmg, organizzazione sindacale che rappresenta i medici di base chiede campagne informative. “Oltre a condannare con forza quanto è accaduto, chiediamo alle istituzioni che si realizzino campagne informative le quali possano contribuire a sensibilizzare i pazienti ed a far capire loro quali siano i compiti del medico di famiglia. Troppo spesso i cittadini fanno ricadere su di noi attività che non ci competono. Si sfoga su di noi una rabbia che è legata anche ad una scarsa comprensione dei necessari meccanismi di diagnosi e cura“.

Ordine dei Medici di Napoli: “Basta violenze contro i camici bianchi”

Su Anteprima24.it si apprende che oggi, 11 marzo 2023, l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Napoli ha promosso un incontro per dire ‘basta’ alle violenze contro i camici bianchi. Hanno partecipato all’incontro scuole e Prefettura. “Chiediamo una tutela del medico e di tutti gli operatori sanitari che deve essere sempre più forte” ha detto il presidente dell’ Ordine dei Medici di Napoli Bruno Zuccarelli. “Sette medici si dimettono ogni giorno dal Servizio Sanitario Nazionale: tra poco non ci saranno più medici né infermieri. I cittadini lo devono sapere. Quindi, occorre un processo di repressione e di controllo ma anche un processo formativo. L’ incontro con le scuole é utile per partire dal basso ed educare i giovani a cercare non di rispettare il proprio medico ma di prendersi cura del proprio medico. Così come il medico si prende cura dei cittadini”.

Presente al convegno il presidente del Senato Maria Domenica Castellone del M5S

Tra i relatori il vice presidente del Senato Maria Domenica Castellone (M5s): “I numeri aggiornati sono quelli riportati dall’ ultimo rapporto Inail di ieri: 1.600 aggressioni al personale sanitario. Aggressioni che spesso si concentrano nei Pronto Soccorso o verso gli operatori del 118. Molto é stato fatto in questi anni perché noi nel 2020 abbiamo approvato una legge contro le aggressioni al personale sanitario e, grazie a un emendamento che all’ epoca era a mia firma, abbiamo fatto in modo che ci fosse la procedibilità d’ ufficio perché succede spesso che il personale sanitario aggredito neppure denunci le violenze. Molto bisogna fare sulla sensibilizzazione dei cittadini che negli operatori sanitari devono vedere un presidio di legalità’”. La Castellone ha aggiunto: “Moltissimo bisogna fare anche per gli investimenti in sanità. E’ chiaro che il fenomeno delle aggressioni é la punta di un iceberg che vede un definanziamento costante del Ssn. La carenza di personale e le liste di attesa lunghissime spesso generano rabbia che sfocia in fenomeni che vanno condannati”.

 

 

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