Napoli: terrore sul lungomare, un 24enne era armato di coltello

A Napoli sul lungomare, attimi di terrore, un uomo era armato di coltello

Fermato sul lungomare a Napoli un 24enne armato di coltello che ha generato attimi di terrore tra i passanti. Secondo quanto riportato da NapoliToday, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale sono intervenuti in via Nazario Sauro all’angolo con via Palepoli per la segnalazione di una persona sulla scogliera in forte stato di agitazione. I poliziotti, giunti sul posto, hanno notato l’uomo segnalato e, con il supporto dei Nibbio, lo hanno raggiunto tentando di riportarlo alla calma ma lo stesso. Era un extracomunitario che alla loro vista, ha estratto dalla tasca un coltello della lunghezza di circa 10 cm per poi disfarsene gettandolo tra gli scogli.

Sopraggiunge un altro uomo

Nello stesso momento in cui gli agenti di Polizia fermavano l’uomo armato é sopraggiunto un altro uomo di 24 anni. Quest’uomo, un napoletano, ha iniziato ad inveire contro gli operatori ostacolando il loro operato. Durante le fasi dell’identificazione, l’uomo si è rifiutato di fornire le proprie generalità fino a quando, con difficoltà, è stato accompagnato presso gli uffici di polizia.

Il 24enne ucraino con precedenti di polizia è stato denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere. Il 24enne napoletano, anch’egli con precedenti di polizia, è stato denunciato per oltraggio, resistenza a Pubblico Ufficiale e per rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale.

Pochi giorni fa un altro extracomunitario armato fermato su via Marina

Pochi giorni fa un altro extracomunitario é stato fermato su via Marina. L’uomo era armato di coltello e minacciava i passanti chiedendo soldi. Aumentano sempre di più le segnalazioni di immigrati senza fissa dimora, sbandati e con fare minaccioso, che si aggirano per le strade terrorizzando i passanti.

L’immigrazione non sembra essere associata ad un aumento dei crimini.

Secondo quanto riportato sul Sole24ore, l’immigrazione non sembra dunque associata a un sistematico aumento dei crimini. Diversi rapporti del ministero dell’Interno confermano che il tasso di delinquenza degli stranieri regolari è sostanzialmente identico a quello dei cittadini italiani. Tuttavia, il quadro cambia radicalmente quando ci concentriamo sugli immigrati irregolari, che costituiscono una quota minoritaria degli stranieri presenti sul territorio (tra il 10 e il 20%, a seconda delle stime), ma rappresentano più dei due terzi degli stranieri arrestati per reati gravi.

La relazione tra immigrazione e criminalità, così come le implicazioni che ne discendono per le politiche migratorie, dipendono dunque in modo cruciale dall’effetto dello status legale. Quest’ultimo consente l’accesso al mercato del lavoro e all’assistenza pubblica, favorendo percorsi di piena integrazione nel nostro Paese. L’assenza di tali opportunità spinge i cittadini stranieri verso il mercato del lavoro nero e, in alcuni casi, tra le braccia della criminalità organizzata. Ulteriori analisi che abbiamo condotto su dati forniti dal ministero dell’Interno e dal ministero della Giustizia confermano che la probabilità di commettere reati gravi si dimezza a seguito della concessione del permesso di soggiorno.

 

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