Napoli piazza Carlo III, accoltellati 4 minorenni

Napoli: Due bande di giovani entrano in rissa, accoltellati 4 minorenni

E’ accaduto ieri sera in piazza Carlo III a Napoli, 4 minorenni vengono accoltellati nel corso di una rissa scoppiata tra due bande ribelli. Ancora una volta i giovani sono i protagonisti di questa triste vicenda. I minori sono stati portati all’ospedale Pellegrini di Napoli dai militari della stazione Stella, tutti avevano ferite di arma da taglio. I carabinieri stanno ancora indagando sulle cause che hanno potuto scatenare la violenta aggressione. I ragazzi accoltellati sono un 14enne e un 16enne che sono stati subito dimessi con prognosi di 15 e 10 giorni, mentre gli altri due 15enni sono ancora sotto osservazione. Fortunatamente nessuno è in pericolo di vita.

Le risse tra i giovani sono in escalation

Purtroppo le risse tra i giovani sono in continua escalation. Secondo un rapporto evidenziato dal “Messaggero,”le cause maggiori sono da ricercare soprattutto nell’isolamento in cui i giovani sono stati costretti durante il lockdown. Ecco quanto dichiarato dallo psicologo Simone De Persis responsabile dell’Unità dipendenze patologiche della Asl di Rieti “All’origine, in questo momento un mix letale di cause. Il progressivo isolamento sociale e la costante chiusura dei rapporti sociali dovuti al lockdown senza più feste, sport e scuola, hanno tolto ai giovani i capisaldi della loro quotidianità e le persone più fragili si ritrovano senza più strumenti nell’affrontare queste criticità.”

Le conseguenze dello stato di isolamento da lockdown secondo lo psicologo

Lo specialista continua evidenziando quali sono le conseguenze dello stato di isolamento da lockown. “Le conseguenze sono un esponenziale aumento di aspetti depressivi e dipendenze da alcol e droga, ma in questo particolare momento anche dipendenze dal canale telematico e da internet. Elementi che diventano un rifugio per far fronte a queste difficoltà che i minori spesso, proprio per la loro giovane età, non riescono ad affrontare perché privi di strumenti idonei a gestire questi drastici cambiamenti. Gli ultimi dati parlano chiaro: c’è una forte crescita di fenomeni depressivi e da dipendenza come diretta conseguenza della chiusura dei rapporti sociali. A mio parere in questo momento occorre Rafforzare il comparto dei servizi pubblici, in particolare nei settori del Consultorio e della Salute mentale. La presenza dei servizi territoriali è fondamentale. Ma anche la famiglia in questo momento ha un ruolo fondamentale”.

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