Napoli: attracca una nave con 106 migranti

A Napoli attracca la Sea Eye 4 una nave con a bordo 106 migranti

Sbarca a Napoli la Sea Eye 4 una nave dell’Ong tedesca con a bordo 106 migranti i cui 35 minorenni, 22 non sono accompagnati. Secondo quanto riportato su fanpage.it, la nave a causa delle condizioni meteo avverse e di alcuni migranti in condizioni di salute gravi è stata costretta ad attraccare al porto di Napoli. La sua destinazione originaria era Pesaro nelle Marche. Tutto è stato predisposto per una adeguata accoglienza, i medici dell’Umsaf (l’Unità sanitaria marittima), il personale dell’Asl Napoli 1 Centro e il personale della Protezione Civile della Campania, hanno messo in campo le loro forze. Sono state allestite anche tende riscaldate per poter ricevere e mettere al riparo dal freddo i migranti. Purtroppo uno di loro è deceduto durante la navigazione. A bordo anche un neonato di 10 giorni.

La dichiarazione del Presidente De Luca

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha espresso un sentito cordoglio per la morte di uno dei migranti. “Si è appreso del decesso di un terzo migrante che viaggiava a bordo della nave. All’altezza dello Stretto di Messina è stata lanciata una richiesta di soccorso. Il migrante trasportato in eliambulanza dalla nave all’ospedale di Messina è deceduto poco dopo il ricovero. Desidero esprimere profondo cordoglio per la morte di uno dei migranti avvenuta nel corso della navigazione in cerca di un approdo, a causa delle sue condizioni divenute critiche. Così come esprimo piena solidarietà e vicinanza ai migranti arrivati a Napoli, dove trovano accoglienza e assistenza. Voglio ringraziare la nostra Protezione civile e i medici e il personale sanitario dell’Asl e dell’Ospedale del Mare. Tutti hanno fatto uno sforzo straordinario, garantendo con umanità e professionalità l’assistenza logistica e sanitaria ai migranti”.

Le procedure di soccorso

Dopo il primo soccorso i migranti adulti a bordo, dopo essere stati identificati, vengono accolti in un primo momento all’ex Covid residence dell’ospedale del Mare, a Ponticelli periferia orientale di Napoli. 20 di loro ricoverati per ustioni e ferite, mentre una donna incinta è stata messa in isolamento perchè affetta da covid. Per i minorenni a bordo, invece, è stata predisposta una struttura nel quartiere Miano, periferia settentrionale della città.

Aumento degli sbarchi in Italia dopo la pandemia

Secondo quanto riportato da ISPI Istituto per gli studi di Politica Internazionale dopo la prima ondata di pandemia gli sbarchi in Italia sono nettamente aumentati. A raggiungere l’Italia non è solo chi parte dalla Libia, ma anche chi si imbarca da Tunisia, Algeria, Egitto, e persino Grecia o Turchia. Nel periodo della “gestione Salvini” del Ministero dell’Interno sono sbarcati in media circa 1.000 migranti ogni mese. Nel periodo della “gestione Lamorgese” gli sbarchi mensili sono quasi triplicati, arrivando a 2.600. i migranti irregolari tendono a compiere tragitti più brevi rispetto a prima. Per l’Italia, l’aumento più consistente è stato quello dei migranti arrivati dalla Tunisia, e in particolare proprio di tunisini, passati dai 2.600 del 2019 a quasi 13.000 nel 2020. Anche gli sbarchi di chi proviene dalla Libia riguardano sempre più spesso persone che si trovano nel paese africano da molto tempo, spesso da anni, e non arrivi recenti.

 

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