E’morto Guido Lembo: lo chansonniere di Capri si arrende, a 74 anni, ad una lunga malattia

E’ morto Guido Lembo: lo chansonniere di Capri si arrende ad una lunga malattia all’età di 74 anni. Aveva duettato con grandi personalità

E’ morto Guido Lembo: lo chansonniere di Capri si arrende ad una lunga malattia all’età di 74 anni. Aveva duettato con grandi personalità.

Capri piange uno dei suoi figli più celebri. Il musicista Guido Lembo. Lo chansonnier caprese, patron dell’Anema e Core, fondata nel lontano 1994, che è diventato punto di riferimento per la movida isolana, anzi si potrebbe definire la taverna dei vip di Capri, si è spento in una calda giornata di Maggio dopo una lunga malattia. Da diversi anni, infatti, Lembo lottava con un linfoma mantellare. Che lo aveva costretto a diverse sedute di chemioterapia. Nonostante la malattia, non aveva mai perso la voglia di divertirsi.

La notizia ha fatto immediatamente il giro della sua amata piazzetta, dove ogni mattina d’estate era solito bere il caffè e leggere i giornali, seduto al solito tavolino. Qui Guido non mancava mai di scambiare quattro chiacchiere con ammiratori e turisti, ai quali dedicava pezzi di canzoni napoletana e dava appuntamento per la serata. Nella sua taverna aveva duettato con tutti i più grandi: politici, imprenditori, rockstar, calciatori e star.

Guido, istituzione caprese per eccellenza, ha dato una svolta al by night caprese, inventando un genere nuovo. Infatti ha rivisitato le canzoni storiche del panorama musicale partenopeo in chiave moderna, facendole conoscere così al grande pubblico. La sua carriera, però, parte da lontano e racconta storie di musica e parole: era solo un ragazzino quando insieme al fratello Bruno iniziò a esibirsi nelle ville dei signori dell’epoca, alla “corte” della principessa Sirignano, dalla duchessa Serra di Cassano e in quel di Cesina a casa del Principe Parente. Lascia Capri per trascorrere un periodo a Londra ma rientra poco dopo e decide che la musica sarà la sua strada. Che ha percorso fino alla fine.

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