L’hanno chiamato Far West sulla A1 , scontri tra ultras romani e napoletani

L’hanno chiamato Far West sulla A1 , scontri tra ultras romani e napoletani nell’area di servizio Badia al Pino

Oggi 8 gennaio 2023 presso l’aera di servizio Badia al Pino ad Arezzo, forti scontri tra ultras romani e napoletani, lo hanno chiamato “Far West sulla A1”. Un’animosa guerriglia che ha provocato un ferito. L’uomo era un romanista e si è recato da solo all’ospedale San Donato di Arezzo senza riportare gravi danni, nonostante i segni di arma da taglio. Secondo Sky TG24 all’origine degli scontri, l’agguato teso da un gruppo di circa 350 ultrà del Napoli ai romanisti in transito per raggiungere Milano. La guerriglia si è svolta con lancio reciproco di sassi e lacrimogeni generando così una coda di traffico lunga 15 chilometri verso nord.

Cosa si evince dalle indagini della Polizia

La polizia di Stato a Genova sta procedendo all’identificazione di 80 tifosi del Napoli. Questi ultras con certezza erano presenti nell’area di servizio Badia al Pino sull’autostrada A1 questo pomeriggio al momento degli scontri con la tifoseria romanista. La loro posizione è al vaglio per accertarne eventuali responsabilità. Non si escludono arresti in flagranza differita come previsto dalle norme vigenti. Il ministro dello sport e dei giovani, Andrea Abodi, ha affermato: “C’è una differenza abissale tra i tifosi che vanno allo stadio, in casa o in trasferta, per cantare, abbracciarsi, gioire o soffrire per la propria squadra e i delinquenti che si scontrano in una stazione di servizio autostradale, creando problemi alle persone perbene”. Poi ha aggiunto: “Nel 2023, paga chi sbaglia e mi auguro succeda anche per i teppisti che si sono scontrati oggi sull’A1”.

Come si sono svolti i fatti

Sul quotidiano la Repubblica si legge che secondo una prima ricostruzione e da alcuni video diffusi sui social, gli ultras si sono scontrati vicino ai distributori di benzina per poi invadere una delle carreggiate e bloccare il flusso del traffico. Le due tifoserie si sono affrontate, con il volto coperto da sciarpe e cappucci, a colpi di sassi, bastoni, fumogeni e petardi. I tifosi della Roma in transito, molto probabilmente avvisati della presenza dei napoletani, hanno rallentato la marcia fino a fermarsi all’altezza dell’area di sosta Badia al Pino. Entrambi i gruppi si sono spostati all’altezza dell’uscita dell’autogrill e sono entrati in contatto per pochi minuti. I tifosi romanisti dopo circa 15 minuti sono ripartiti, mentre quelli napoletani, circa 350, sono rimasti nell’area di servizio e successivamente scortati fino a Genova da personale delle forze di polizia.

Il commento del sottosegretario all’Interno Nicola Molteni

“I responsabili saranno sanzionati. E valuteremo come Governo se sarà necessario un ulteriore giro di vite, dopo quello contenuto nel decreto sicurezza dell’agosto 2019, per isolare i violenti e tutelare i veri tifosi”, ha affermato “Gli scontri in autostrada tra tifosi del Napoli e della Roma sono inaccettabili. Ci auguriamo che le forze dell’ordine identifichino e puniscano come meritano i responsabili. Questi non sono veri sportivi! Roma e Napoli sono città amiche che dicono No ad una violenza senza senso”, hanno scritto su Twitter i sindaci di Roma e Napoli Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi

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