Incendia il furgone della suocera perché voleva dare al nascituro il nome del padre

Brusciano: incendia il furgone della suocera perché voleva dare al nascituro il nome del padre

A Brusciano un 22enne incendia il furgone della suocera, perché voleva dare al nascituro il nome del padre, contro il parere di moglie e madre. E’ bastata una piccola lite a mandare in escandescenze il giovane, che voleva a tutti i costi dare al bambino che stava per nascere il nome di suo padre. Un’antica tradizione che ancora oggi viene rispettata. Da quanto riporta il sito del TGRCampania la lite è scoppiata perché la moglie e la suocera non erano d’accordo, l’uomo in preda ad uno scatto d’ira, ha incendiato così il furgone della suocera. Le fiamme hanno anche travolto un’auto sostata accanto al furgone. Il giovane voleva che venisse rispettata la tradizione di famiglia, dando al figlio il nome di uno dei due nonni. In napoletano è denominata “supponta”, dal latino “sub punctare”. Il futuro padre ora dovrà rispondere di di danneggiamento seguito da incendio.

“A supponta” una tradizione familiare ancora rispettata

Dal sito Grandenapoli la regione Campania è dotata di una serie di tradizioni incredibilmente peculiari. Si tratta di usi e costumi che si tramandano da tempi antichi di famiglia in famiglia, da membro a membro, per far sì che non se ne disperda l’abitudine e che la tradizione prosegua di generazione in generazione.
Ciò avviene per non far snaturare la cultura del posto, permettendo a quest’ultimo di restare immutato e di preservare e di conservare le sue caratteristiche di peculiarità, che lo rendono unico, distaccandolo dal resto del mondo. Una delle tradizioni maggiormente note e diffuse nel napoletano e in tutta la Campania è quella della supponta.
E’ un’abitudine tipicamente familiare, la quale riguarda perciò lo stretto nucleo familiare e la discendenza che si crea al suo interno.

Che vuol dire il termine “supponta”

La parola supponta pare derivare dal latino volgare “sub-punctare”, il cui significato equivale a suppontare, vale a dire porre a sostegno una punta. In napoletano perciò supponta, anche sopponta e sepponta, significa sostegno, rafforzo. Quando si parla di mettere la supponta, perciò, si parla di porre un rafforzativo, un sostegno.
Di conseguenza, nelle famiglie, quando si mette una supponta si rafforza il legame esistente mediante, appunto, la supponta.
La supponta familiare è infatti il nome che un membro della famiglia dà a suo figlio o a sua figlia, prendendolo direttamente dai suoi genitori. Dare a un nascituro il nome del papà del genitore di quest’ultimo significa suppontarlo, così come si mette la supponta alla nonna quando si dà il suo nome alla bambina appena nata.

 

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