Il ministro della salute avvia una verifica sulla mancanza dei farmaci

Carenza di farmaci sugli scaffali delle farmacie

Verifiche del ministero per la carenza dei farmaci

Orazio Schillaci, ministro della salute, ha avviato una verifica sulla carenza di farmaci sugli scaffali delle farmacie. Proprio adesso che se ne ha più bisogno, i farmaci per curare influenza e covid, non si trovano facilmente.

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Orazio Schillaci
Ministro della Salute

L’approvvigionamento pare sia diventato difficoltoso a causa della guerra e delle conseguenze della pandemia. La cosa, infatti, appare anomala, dato che nemmeno durante la pandemia sono mancati in modo così traumatico. Lo scopo è individuare i farmaci che registrano una reale carenza e dare una risposta a breve e medio termine, per far fronte, tempestivamente, ai bisogni dei cittadini. Il Ministro ha intenzione di definire le attività di comunicazione e sensibilizzazione per evitare allarmismi e conseguenti corse all’acquisto.

Incontro al ministreo della Salute organizzato da Schillaci

Oggi 11 Gennaio 2023, Schillaci ha convocato un’incontro al ministero della Salute. All’incontro erano presenti il sottosegretario Marcello Gemmato, rappresentanti del ministero della Salute, di Aifa e della filiera farmaceutica produttiva e della distribuzione . Il Tavolo, istituito con decreto ministeriale , sarà allargato anche ai Nas e ai medici di medicina generale. Da questo incontro è nato un tavolo di lavoro permanente sull’approvvigionamento dei farmaci , per definire la reale entità del fenomeno ed indicare proposte risolutive.

Ciò che ha spinto il Ministro a fare tali verifiche sono state le segnalazioni di Fofi, Farmindustria e anche i dati aggiornati forniti da Aifa. Dall’utimo report di Aifa, infatti risultano circa 3200 i medicinali mancanti sui banconi. Si tratta soprattutto di antibiotici ed antinfiammatori.  I nomi più comunemente noti presenti nell’elenco pubblicato il 3 gennaio, sono : Moment, Neo Borocillina, Nurofen e Spididol. Quindo si tratta di antivirali, di antibiotici e di antinfiammatori. Lo aveva già segnalatola Federazione degli ordini dei farmaci che aveva lanciato anche un appello per evitare “inutili corse all’accaparramento”.

Sede ufficiale dell’Aifa

Nonostante l’evidente difficoltà a reperire i farmaci, la Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani, ha specificato che non si tratta di un’emergenza sanitaria, ma di un semplice rallentamento. Anche la Federfarma invita i consumatori a non fare scorta di farmaci, per evitare di aggravare la situazione. L’ente ha assicurato che si può contenere sia la complicanza che la carenza.

L’allarme dei distributori

I distributori attendono una risposta dal ministero, in virtù del fatto che avevano denunciato questo “fenomeno”già 4 mesi fa. Il presidente della Federfarma, Antonello Mirone, infatti vorrebbe conoscere la vera ragione di tale problema. Anche per dare risposte più corrette ai cittadini. La mancanza di farmaci è stata anch denunciata dall’OMS Europa in vari Stati dell’Ue. Il presidente della Farmindustria Marcello Cattani, ha dichiarato: “Le cause stanno nell’aumento della domanda di medicinali in relazione al Covid e all’influenza, ma anche nell’ata competitività tra i diversi Paesi per garantirsi l’approvvigionamento dei principi attivi, complicato a causa della guerra in Ucraina.

Il nuovo Governo dovrebbe aiutare il settore

Cattani ha continuato il discorso sui farmaci affermando che “Noi importiamo i principi attivi dalla Cina e dall’India pagandoli in dollari e scontiamo la debolezza del cambio euro-dollaro. Inoltre ci sono tutti gli effetti degli aumenti dell’energia  e del gas , per cui questo settore è in enorme difficoltà”. In parole povere la sostenibilità economica dell’industria, in questo momento è fortemente messa a rischio. Cattani ripone grande fiducia nel Governo Meloni. Secondo lui ” questo Governo ha l’obbiettivo di difendere gli interessi nazionali ed ha compreso come il valore dei farmaci sia un’investimento”. Inoltre ” Il settore farmaceutico, in questo momento critico, colpisce la sicurezza e lo sviluppo del Paese”.

Un appello accorato a trovare una soluzione

L’appello di tutti mira a risolvere una situazione critica che si va a sommare agli innumerevoli problemi che, in questi ultimi anni, il sistema sanitario ha dovuto affrontare. La pandemia non ha fatto altro che dare il colpo di grazia ad un sistema che già era carente su tutti i fronti. Carenza di personale medico specializzato, carenza di strutture sanitarie e adesso carenza di farmaci sono solo una parte del disastro che stiamo vivendo in questo momento.

Questo governo appena giunto al “potere”,aveva parlato di istituire una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia. Se tale gestione potrebbe essere all’origine di questa catastrofe, credo che questo Paese abbia il diritto di saperlo. Anche perchè ai cittadini non è fornito un servizio sanitario che funzioni e la difficoltà per diagnosi e cure corrette sono ormai all’ordine del giorno. Anche per accertamenti urgenti le liste di attesa sono lunghissime e questo ha provocato l’aumento di tantissime malattie importanti.

Il Governo di Giorgia Meloni
Una situazione che sta peggiorando

Ritardi nelle diagnosi provocano anche ritardi nelle cure adeguate. Questo governo dovrebbe ristabilire delle priorità , specialmente per quanto riguarda la salute pubblica. Anche perchè dopo tre anni le cure per il covid ormai si conoscono, ma non si capisce però perchè le scorte di vaccini non scarseggiano ma i farmaci per le cure mancano.

Forse è arrivato il momento di fare un pò di ordine nelle priorità di questo governo. Indagare sull’origine di tale catastrofe e dare ai cittadini, che si sono fidati e affidati alla sanità pubblica, non solo delle risposte concrete, ma una risoluzione completa del problema. Anche perchè con tutto quello che questa popolazione ha subito la fiducia nella sanità è sempre più debole. La nostra salute dovrebbe essere al primo posto nelle priorità di chi ci governa. Ma soprattutto i medici dovrebbero tornare a fare i medici con la stessa abnegazione di un tempo. La gente si sente abbandonata a se stessa. Questo ha spinto i consumatori a fare auto-prescrizioni e a fare scorta di farmaci. Per cui se la situazione non cambia e si risolvono i problemi, a nulla serviranno gli appelli a non fare scorte di farmaci. Purtroppo chi si ammala se non trova i farmaci e non riceve una giusta assistenza non ha altra scelta che curarsi da solo, basandosi sulle esperienze degli ultimi due anni.

 

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