Una città sulle spalle dei suoi Gigli, Nola e il suo popolo

Una città sulle spalle dei suoi Gigli, Nola e il suo popolo
È un inizio d’estate che batte forte nel cuore, quello che Nola vive oggi, 29 giugno 2025. L’exploit del Giugno Nolano è, come da tradizione, la Ballata dei Gigli, un rito popolare che è carne e spirito, sudore e memoria.
Gli otto obelischi lignei, alti e maestosi, hanno preso vita questa mattina grazie alla forza e alla devozione di 128 cullatori per struttura, uomini che da generazioni portano sulle spalle un’identità che non conosce tempo.
Le vie del centro sono un fiume umano in piena. Ovunque si posi lo sguardo, ci sono occhi lucidi, mani che applaudono, voci che intonano cori e padri che sollevano i figli per far loro vedere almeno un frammento di quella magia. Le strade sono un teatro a cielo aperto, il pubblico si arrampica su ogni possibile appiglio pur di “esserci”, perché a Nola non si è spettatori: si è parte del rito.
Spazio alle Istituzioni, ma con emozione
La mattinata si è aperta in tono istituzionale ma carico di emozione. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha voluto essere presente per portare il suo saluto al neo eletto primo cittadino di Nola, Andrea Ruggiero. Un passaggio simbolico, tra Napoli e Nola, tra due città unite da un senso profondo di appartenenza e storia.
Ma l’edizione di quest’anno ha scritto anche una piccola, grande pagina di civiltà. Per la prima volta, persone con disabilità hanno potuto assistere alla manifestazione da un punto privilegiato: i balconi del Comune, messi a disposizione proprio per garantire a tutti l’emozione della piazza, senza barriere, senza esclusioni. Un gesto semplice, ma carico di significato: in una festa che parla di popolo, ogni voce conta.
I Gigli di Nola
Questa sera la Ballata prosegue
Ora, mentre il sole comincia a inclinarsi verso l’orizzonte, la Ballata prosegue. I Gigli ondeggiano, danzano, avanzano al ritmo incessante delle fanfare, tra l’incitamento della folla e il sacrificio fisico di chi li sostiene. È un viaggio che non conosce pause: si andrà avanti, come ogni anno, fino a domattina, 30 giugno, quando i Gigli, stremati ma ancora fieri, concluderanno il loro percorso.
A Nola, oggi, non è solo festa. È identità, è fede, è sudore che diventa bellezza. E anche chi non è di qui, dopo una giornata come questa, può sentirsi nolano almeno un po’. Perché la Ballata dei Gigli non si guarda…si vive.
E chi c’era, lo sa.