Emergenza maltempo in Romagna: la conta dei danni

Continua l’emergenza maltempo in Romagna, che sta devastando intere città, la conta dei danni

Continua l’emergenza maltempo in Emilia Romagna, devastate intere città, industrie e stabilimenti balneari, si fa la conta dei danni. 13 morti, migliaia di evacuati e un numero imprecisato di dispersi. Ancora 27mila le persone senza elettricità. La piena dei fiumi spaventa ed è allerta meteo rossa anche domani, venerdì 19 maggio 2023. Allerta arancione su pianura e costa ferrarese. E scuole ancora chiuse.

Sono stati 23 i fiumi esondati, 280 le frane e oltre 400 le strade interrotte. I comuni colpiti dall’alluvione sono 41 e oltre 20mila gli sfollati soprattutto dalle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna.

“Danni per qualche miliardo di euro, simili a un terremoto, le parole del presidente di Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. A Ravenna il Comune ha chiesto ai residenti di alcune zone di salire ai piani alti a causa di nuovi allagamenti. Sott’acqua anche Faenza, Cesena, Forlì, oltre a comuni più piccoli; anche i portici della centrale via Saffi a Bologna sono stati inondati. Questa alluvione si aggiunge a quella già accaduta i primi di maggio che ha colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna e di Forlì-Cesena e per cui  la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, avevno già deliberato lo stato di emergenza nazionale.

9 ore fa il Reno ha rotto l’argine destro

Nuovo allarme a Lavezzola. L’Amministrazione ha diramato l’allerta: “Causa rottura del destra Reno in località Nerina i cittadini devono recarsi ai piani superiori con cibo, acqua e se possibile il cellulare con carica batteria. Chi non ha possibilità di salire ai piani alti deve evacuare l’abitazione. Per emergenze chiamare il 115”.

Il governo chiede l’aiuto dell’Ue per i danni

Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha promesso un’attivazione rapida e ha annunciato che martedì al Consiglio dei ministri verrà deliberato lo stato di calamità per le zone colpite dall’alluvione e “si risponderà ai primi interventi: È già stato annunciato il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie”.

Inoltre il Governo, ha detto ancora il ministro, porrà all’attenzione della Commissione Ue la questione di attivare il fondo di solidarietà europeo. Il Fondo, ha spiegato un portavoce della Commissione, “non è uno strumento di risposta rapida, ma uno strumento di soccorso post-catastrofe”. E gli Stati membri che desiderano ricevere un sostegno devono presentare una domanda alla Commissione entro 12 settimane dalla data del primo danno causato dalla catastrofe. A quel punto lo strumento viene attivato non appena lo Stato membro ha presentato la domanda completa, inclusa una stima dei danni e tutte le informazioni necessarie alla Commissione per completare la sua valutazione.

Quasi 5mila persone nei centri di accoglienza

Salgono a oltre 4.800 le persone sfollate dalle case delle zone toccate dall’alluvione in Emilia Romagna che hanno trovato accoglienza nelle sedi allestite dai Comuni (palestre e alberghi) di cui 743 minori: oltre 4mila nel ravennate, 471 nel bolognese, 300 nel forlivese-cesenate e 32 nel riminese. Oltre 10mila gli evacuati. Sei le cucine mobili operative: due a Faenza, una a Riolo Terme, una a Solarolo, una a Sant’Agata e una a Forlì.

Per mettere al sicuro chi si trova in abitazione a rischio sono sul campo quasi 900 vigili del fuoco, di cui 562 arrivati da fuori regione con 125 automezzi. Per quanto riguarda i volontari di protezione civile sono più di 700 quelli oggi al lavoro per portare soccorso alla popolazione. Oltre a quelli emiliano-romagnoli, se ne contano circa 374 che appartengono alle colonne mobili delle Regioni Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Umbria, Lazio, Toscana oltre che delle Province Autonome di Trento e Bolzano; 140 quelli appartenenti ad associazioni nazionali di protezione civile.

Le modifiche alle corse dei treni AV, InterCity e Regionali

Proseguirà per l’intera giornata di oggi, la riduzione del numero di corse, le deviazioni e i rallentamenti per i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali che percorrono la linea AV e la linea convenzionale fra Firenze e Bologna.

Rallentamenti e cancellazioni si ripercuoteranno tuttavia su tutta la circolazione lungo la dorsale nord-sud, sull’asse Milano-Roma e Venezia-Roma. È ripresa la circolazione fra Bologna e Imola per il trasporto regionale, da domani sarà riattivata anche la circolazione tra Imola e Faenza.

Resta sospesa sulla direttrice Adriatica tra Faenza e Rimini e sulle linee Bologna-Ravenna, Ferrara-Ravenna-Rimini, Faenza-Ravenna, Faenza-Marradi. Alcuni treni a lunga percorrenza da e per la Puglia seguiranno il percorso via Bologna-Firenze-Roma-Caserta-Foggia con un aumento dei tempi di percorrenza. È assicurata la circolazione degli treni Intercity notte, seppur con deviazioni di percorso che possono provocare maggiori tempi di viaggio fino a tre ore. I passeggeri in possesso di prenotazione riceveranno informazioni via sms o e-mail sul proprio treno. Aggiornamenti sulla circolazione e sui treni sono disponibili sulla pagina web Infomobilita’ di RFI e di Trenitalia. (Fanpage.it)

 

 

 

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