Decreto Caivano: “in carcere i minorenni colti in flagranza” e tutte le altre norme

Decreto Caivano: “in carcere i minorenni colti in flagranza” e tutte le altre norme

Decreto Caivano: “in carcere i minorenni colti in flagranza” e tutte le altre norme relative alla criminalità giovanile. Cos’é il decreto Caivano, quali le nuove norme del decreto legge, perché si chiama così.

Su Fanpage si legge “Il governo, dopo un Cdm durato due ore, ha approvato il decreto con “misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”, il cosiddetto dl Caivano, insieme al decreto “in materia di politiche di rilancio dell’economia delle aree del Mezzogiorno del Paese”.

Perché si chiama decreto Caivano? Tale nome é nato proprio a causa degli ultimi tragici avvenimenti di cronaca nella cittadina del napoletano, luogo di spaccio di droga, clan di camorra ed atti di stupro.  Erano presenti alla conferenza stampa per presentare il decreto: il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano, il ministro dell’Interno Piantedosi, il ministro della Giustizia Nordio, il ministro dell’Ambiente Pichetto, il ministro dell’Istruzione Valditara, il ministro per gli Affari Europei Fitto, il ministro dello Sport Abodi e la ministra della Famiglia Roccella.

Con il dl Caivano sarà più facile per i minori finire in carcere: si abbassa da 9 a 6 anni la soglia della pena che consente di applicare la misura della custodia cautelare.

I punti importanti della norma e le nuove sanzioni

Le nuove sanzioni che prevede il decreto Caivano riguardano:

  • nominato il Commissario alla riqualificazione di Caivano
  • perdita di potestà genitoriale se il figlio é legato a clan mafiosi
  • rafforzamento delle multe per i genitori che non mandano i figli a scuola
  • ultra 18 spostati da carceri minorili a carceri ordinarie
  • Daspo urbano anche per 14enni
  • ammonimento del Questore anche per i 12enni
  • arresto in flagranza anche per i minori dai 14 anni in su

Nel testo non c’è invece l’abbassamento dell’età per l’imputabilità, da 14 a 12 anni, proposta che era stata avanzata dal segretario della Lega Salvini: “Il 14enne di oggi che gira con pistole e coltelli non è lo stesso di 30 anni fa, è capace di intendere e di volere e se sbaglia deve pagare come uno di 50 anni”, aveva detto il vicepremier. “Non si è minimamente intervenuti sulla imputabilità del minore”, ha sottolineato il ministro della Giustizia Carlo Nordio. “Tutto questo sarebbe stato contrario all’utilità e non è stato fatto”, ha detto il Guardasigilli.

“Il decreto contro il disagio giovanile consente al questore di proporre prescrizioni sull’utilizzo e l’accesso a piattaforme informatiche e all’uso e al possesso di dispositivi elettronici, una previsione”, ha detto il ministro Piantedosi  “che ho visto essere stata molto discussa in preparazione di questo decreto. Abbiamo scelto una formulazione che limita la misura ai casi in cui si renda necessaria rispetto alla tipologia del reato commesso”, ha spiegato il ministro dell’Interno. Nel testo non c’è invece la stretta sull’accesso dei minori ai siti porno. 

Chi é il Commissario per la riqualificazione di Caivano?

Nominato Commissario per la riqualificazione di Caivano Fabio Ciciliano, dirigente medico della Polizia di Stato, ex membro del Comitato tecnico-scientifico durante la pandemia, commissario alla riqualificazione di Caivano. Ciciliano avrà il compito di gestire i 30 milioni di euro che il decreto legge destina per il piano di interventi che mira a fronteggiare le situazioni di degrado, vulnerabilità sociale e disagio giovanile presenti nel territorio del Comune campano. Il primo intervento sarà il ripristino del centro sportivo a Caivano.

Si perderà la potestà genitoriale se il figlio é legato a clan mafiosi:

Il decreto Caivano “prevede che il pubblico ministero, quando si trova di fronte a situazioni dove l’associazione a delinquere di stampo mafioso o finalizzata al traffico di stupefacenti coinvolge un minore, possa segnalare al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori la questa situazione di disagio“, ha spiegato il ministro Nordio. Queste circostanze possono comportare per il genitore la perdita della potestà genitoriale.

Multe salate per i genitori che non mandano i figli a scuola.

“Viene rafforzata la sanzione nei confronti dei genitori che abbandonano i figli e non li fanno andare a scuola: questo reato di dispersione assoluta fino a ieri era punito con una sanzione platonica, noi l’abbiamo elevato al rango di delitto, con una pena detentiva. Crediamo che così venga direttamente aiutato il minore”, ha spiegato il ministro della Giustizia Carlo Nordio in conferenza stampa.

Ultra 18enni spostati da carceri minorili a carceri ordinarie.

“Ci sarà il trasferimento degli ultra 18enni nelle carceri ordinarie solo in presenza di presupposti gravissimi”, ha spiegato ancora il il ministro Nordio, spiegando che accadrà se questi giovani adulti turbano l’ordine degli istituti, impediscono l’attività di altri detenuti, usano violenze e minacce e si avvalgono dello stato di soggezione che hanno indotto in altri detenuti. Il trasferimento non sarà automatico “ma soggetto all’ autorizzazione del magistrato di sorveglianza”.

Daspo urbano anche per i 14enni

Il Daspo urbano viene esteso ai minori sopra i 14 anni. “Quindi il provvedimento abbassa la soglia dell’età di applicazione del provvedimento anche ai minorenni ultra 14enni”, ha spiegato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Il daspo urbano, ha spiegato il titolare del Viminale, è “l’allontanamento da alcune zone della città per chi è responsabile di comportamenti che aggravano il disordine urbano. Sarà valido anche per minorenni ultra 14enni”.

Inoltre, “si interviene anche sull’altro provvedimento del daspo per l’uso di stupefacenti, con l’allontanamento dalla frequentazione di certi luoghi, sedi universitarie, scuole, locali pubblici, ampliando anche la platea dei reati per il daspo ricomprendendo reati di semplice detenzione di sostanze stupefacenti. Vengono anche rafforzate le misure di contrasto ai disordini in luoghi pubblici, ampliata la platea dei reati presupposto come il porto d’armi, la violenza, la resistenza a pubblico ufficiale o se già destinatario di misure cautelari in carcere, viene aumentata la pena per l’arresto per porto di strumenti atti ad offendere, aumentando la contravvenzione, e la pena per porto e abuso di armi bianche, infine inasprimento verso spaccio di stupefacenti di lieve entità per minori, sempre ultra 14enni”.

Ammonimento del Questore anche per i 12enni

L’istituto dell’ammonimento del questore viene esteso anche ai minorenni di età compresa tra i 12 ed i 14 anni per reati con pena non inferiore a 5 anni.

Arresto in flagranza per i minori dai 14 anni in su

Nel decreto legge Caivano si introduce “un aumento della sanzione per lo spaccio di lieve entità con l’arresto in flagranza del minore”, ha spiegato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato il provvedimento.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *