Cutro migranti: trovati lungo le coste 43 morti, anche un neonato

A Cutro sono stati trovati tra i migranti 43 morti, anche diversi bambini ed un neonato

Questa mattina lungo le coste di Cutro (Crotone), sono stati trovati tra i migranti 43 morti tra cui anche diversi bambini ed un neonato. Secondo quanto riportato su TGCOM24, un barcone di 250 migranti è naufragato in quanto non ha retto al maltempo. Alcuni cadaveri (43) sono stati trovati sulla spiaggia in località Steccato, mentre altri sono stati recuperati in mare. 80 le persone tratte in salvo, 100 i dispersi, una vera tragedia. L’imbarcazione era troppo carica e non ha retto alle condizioni del maltempo. Sul posto sono giunti polizia, carabinieri, guardia di finanza, guardia costiera, vigili del fuoco oltre al personale del 118 e della Croce rossa.

La barca si è spezzata in due

Le persone che sono state tratte in salvo, hanno testimoniato che erano in 250 sull’imbarcazione. Il mare era molto mosso e la barca (un peschereccio) si è spezzata in due, molti sono finiti in mare e sono morti annegati. Tra i morti che sono stati portati a riva dalla corrente, parecchie donne e bambini, anche un neonato. Tra i superstiti del naufragio, secondo fonti investigative, sarebbe stato fermato anche un presunto scafista.

La Calabria è in lutto

Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria ha dichiarato: “La Calabria è in lutto per questa immane tragedia. La giunta regionale esprime sincero cordoglio per le vittime di questo naufragio. I calabresi – un popolo che ha conosciuto il dramma dell’emigrazione – hanno accolto i migranti, senza alzare polveroni e senza causare tensioni, ma la situazione sta davvero diventando ingestibile. Cosa ha fatto l’Unione europea in tutti questi anni? Dov’è l’Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d’origine dei migranti? Tutte domande che, purtroppo, a oggi non hanno alcuna risposta. E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti“. Quella di questa mattina è stata un’immane tragedia che si aggiunge a quelle già accadute nel Mediterraneo.

 

 

 

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