Cronaca di un pomeriggio infernale con i trasporti pubblici

Pomeriggio infernale con i trasporti pubblici a Napoli

Chiunque pensi di usare i trasporti pubblici a Napoli, si prepari a vivere un inferno. I trasporti pubblici rappresentano, da sempre, la civiltà e l’attenzione per i disagi economici ed ambientali. A Napoli pare che questo concetto sia sconosciuto. Chi sceglie i trasporti pubblici per problemi economici o per rispetto dell’ambiente, vive male tale scelta . Spesso, infatti, ci si ritrova a dover rinunciare al lavoro o ad impegni importanti, perché  “il sistema trasporti”non funziona.

Trasporti pubblici Napoli
Deposito trasporti pubblici Napoli

Rinnovamento del parco trasporti pubblici Napoli

Va avanti in Campania, il rinnovamento del parco dei mezzi pubblici avviato negli anni passati. Sono stati acquistati 1000 nuovi bus e 40 nuovi treni sono in produzione e serviranno le linee ferroviarie vesuviane. Inoltre sono in programma i lavori di manutenzione. Tutto ciò servirà a migliorare la qualità complessiva del trasporto pubblico regionale. O almeno è quello che ci si auspica. Anche perché i mezzi continuano ad avere problemi e di manutenzione se ne vede ben poca. Specialmente per quanto riguarda i collegamenti tra la provincia e la città.

Collegamenti trasporti pubblici tra provincia e città

Vivendo a Giugliano in Campania, posso testimoniare quanto sia difficoltoso spostarsi dalla provincia alla città. Giugliano è il primo comune italiano per popolazione tra i non capoluoghi di provincia, nonché il secondo nella città di Napoli e il terzo della Campania. Avendo una popolazione così elevata è ovvio che i collegamenti con la città sono essenziali. In questa provincia è presente la metropolitana che collega Giugliano alle altre province (Mugnano ,Aversa e Piscinola). Ci sarebbe anche la fermata di Melito , ma dal 2009 (anno dell’apertura della metro) è ancora in fase di completamento. Tramite Piscinola si può arrivare a Napoli centro, cambiando la linea della metro, oppure restare in zona usufruendo dei vari bus. Ed è qui che inizia la mia “disavventura” con i trasporti pubblici.

Metropolitana di Giugliano in Campania

L’incubo dei trasporti pubblici di Napoli

Ieri pomeriggio, non avendo una macchina a disposizione, ho avuto la brillante idea di recarmi in zona Secondigliano con i trasporti pubblici. Decido di scendere da casa intorno alle 15.30 e mi avvio alla metro di Giugliano, che si trova in via colonne. Esisterebbe un linea privata di navette che dovrebbe collegare il comune sia alla metro, che alla parte costiera di questa città . Dovevano essere 9 navette , di cui una che arrivava anche a Licola. Ma da anni di queste navette nemmeno l’ombra. Anzi quando capita di vederne una è un “avvenimento speciale”. Per cui , “gambe in spalla” e mi dirigo alla metro. Per fortuna che dal centro di Giugliano non è così distante e che le temperature erano miti. Dopo circa un quarto d’ora arrivo alla stazione metropolitana.

I Tabelloni “misteriosi” dei trasporti pubblici

Da anni il tabaccaio è chiuso e i biglietti si possono acquistare solo dalla macchinetta automatica, posta all’entrata . Mi avvicino all’apparecchio e noto che ci sono due distributori di biglietti : uno è guasto , l’altro funziona ma, a quanto pare, non dà resto. Ragion per cui se non si hanno monete a disposizione si perde anche del denaro… Ovviamente tutto segnalato con bigliettini scritti a mano e incollati alla meglio sugli apparecchi .Quindi 1° disservizio. Mi guardo attorno e mi reco alle obliteratrici per accedere alle scale che mi porteranno ai binari. Di personale addetto nemmeno l’ombra. Oblitero il biglietto e prendo le scale: direzione Piscinola. Mi siedo sulla panchina vuota e guardo il tabellone per l’orario di arrivo della metro. Con mio grande stupore leggo :” 22 minuti per Piscinola”. Il mio primo pensiero è stato che forse il tabellone era guasto.  Ho aspettato, aspettato e aspettato finché, effettivamente i 22 minuti sono passati e la metro è arrivata.  Scendo a Piscinola dove prendo un’altra rampa di scale che mi porta  a Scampia. Qui intravedo una fermata dei bus. Leggo il tabellone dei percorsi e individuo due bus. Destinazione Corso Secondigliano. Sotto la pensilina una quindicina di persone.

Le lunghe attese del trasporto pubblico

Passa il primo quarto di ora. Una mamma con la figlia controllano l’app per capire quale linea dovrebbe arrivare prima. Passa mezz’ora. Di bus non se ne vedono. Così decido di chiedere informazioni alla signora con l’app. La signora mi racconta che l’attesa media di un bus è 1 ora. Io sconvolta la guardo con occhi sgranati. Alla discussione su uniscono altre persone. Nel frattempo sotto la fermata le persone si sono moltiplicate. Ognuno dice la sua, ma tutti sono d’accordo nel dire che è vergognoso aspettare un mezzo di trasporto così tanto tempo. Passata un’ora, si era fatto buio e cominciava anche a fare freddino… Esattamente un’ora e 20 minuti dopo l’arrivo a Scampia si vede da lontano la sagoma di un bus. Tutti a sperare che fosse quello giusto per giungere alle proprie destinazioni. Ci mancava solo che facessi appello a San Gennaro e il quadro della disperazione era completo. Si avvicina il bus. “È lui, il 180”. Io e altre persone, stremate, esclamiamo in coro, quasi fosse un’apparizione. Il mezzo si affolla, ma io riesco a trovare un posto libero. Non mi sentivo più i piedi. Immaginavo le persone che tornano da lavoro stanchi e, non avendo mezzi propri, si devono sottoporre a tale supplizio…

La fine dell’incubo

Il 180, la linea che fa stazionamento a Scampia, fa una marea di fermate nelle stradine di Scampia e poi percorre il corso Secondigliano. Sembrava che facesse sempre lo stesso giro, dato che le strade di Scampia si somigliano tutte. Dopo il tour di Scampia, scorgo la mia fermata. Scendo e sono arrivata sul corso Secondigliano. Avevo pensato di evitare il traffico con i trasporti pubblici. Volevo fare un pò di shopping natalizio in tranquillità. Invece mi sono ritrovata a dover fare le corse per fare solo gli acquisti più urgenti. Infreddolita, stanca e nervosa me ne sono tornata a casa. Ho approfittato del passaggio con la macchina, altrimenti starei ancora sotto la fermata, ormai “trasformata” in una statua. Era un pò tempo che non usavo il trasporto pubblico. mi ricordavo che c’erano disservizi, ma mai avrei immaginato che fossero peggiorati così. Una esperienza da non ripetere.

 

Tabellone
Tabellone orario. Giugliano in Campania

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *