Casalnuovo di Napoli: 13 bombe sequestrate dai carabinieri

A Casalnuovo di Napoli, sequestrate 13 bombe dai carabinieri nascoste nel vano contatore di un condominio.

Sequestrate 13 bombe e diverse partite di droga dai carabinieri a Casalnuovo di Napoli, erano nascoste nei vani contatore di un condominio. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Crivello”, il condominio si trova presso il Complesso popolare di via Monsignor Peluso, chiamato Parco Macello. Insieme alle bombe ad alto potenziale, sono state trovate anche 37 dosi di marijuana e 21 stecchette di hascisc. Le bombe erano quelle utilizzate per le intimidazioni agli esercizi commerciali e una volta sequestrate sono state destinate alla distruzione.

Il Turbamento della convivenza pubblica

Sia la minaccia, sia lo scoppio di esplosivi, sono finalizzati al turbamento della quiete e della convivenza pubblica. Molto spesso l’uso di materiale esplosivo bombe, ordigni ecc., è diretto a cagionare danni alle persone e alle cose ben più gravi del solo turbamento dell’ordine pubblico. La criminalità è una delle minacce più comuni per la sicurezza personale nei paesi sviluppati ed emergenti. Ha sia un impatto diretto che indiretto sulle persone. Le conseguenze dirette riguardano la salute fisica e mentale, le perdite economiche, e possono essere più o meno lunghe nel tempo. Anche l’impatto indiretto della criminalità è da considerare quando si analizza la sua relazione con il benessere. La vittimizzazione indiretta, coinvolge infatti non solo le vittime ma anche coloro che sono nel loro entourage sociale, così come il pubblico più ampio che fruisce dell’effetto amplificatore dei media rispetto alla criminalità. 

I dati nel report redatto dall’Organismo tecnico di supporto all’Osservatorio nazionale

Secondo quanto emerge dal sito del Ministero dell’Interno, gli atti intimidatori contro amministratori locali e personale della pubblica amministrazione sono stati 460. Questo secondo il report elaborato dall’Organismo tecnico di supporto all’Osservatorio nazionale, con un trend in diminuzione del 16,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, durante il quale gli episodi sono stati pari a 550. Tra le province italiane, la parte più consistente degli episodi di atti intimidatori è avvenuta a Napoli, 26 nei primi 9 mesi del 2022 rispetto ai 29 nello stesso periodo del 2021. Seguono Crotone e Torino.

 

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