Blitz a Caivano, 9 fermi, tra cui esponenti dell’ex amministrazione comunale

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Blitz a Caivano, 9 fermi, tra cui esponenti dell’ex amministrazione comunale gravemente indiziati

Blitz a Caivano scattato all’alba, 9 fermi, tra cui esponenti dell’ex amministrazione comunale gravemente indiziati a vario titolo. I reati sono: associazione di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, corruzione ed altro aggravati dalla finalità mafiose. Fin dalle prime luci dell’alba, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna stanno dando esecuzione in provincia di Napoli, e di San Marcellino e Aversa, in provincia di Caserta, a un decreto di fermo a carico di nove persone, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, corruzione ed altro aggravati dalla finalità mafiose. Sono anche in corso numerose perquisizioni in vari siti. L’attività di indagine e gli odierni provvedimenti coinvolgono anche alcuni esponenti della precedente amministrazione del Comune di Caivano. I destinatari del decreto di fermo sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva. (NapoliToday)

La camorra infiltrata in politica

Non é una novità scoprire esponenti della politica coinvolti in clan camorristici. Risale all’anno scorso una rilevazione presso il comune di Sparanise a Caserta, nel corso della quale, per le indagini, é stata nominata una commissione d’indagine dal Ministero dell’Interno, composta da ufficiali della guardia di finanza, dei carabinieri e della polizia di Stato, da referenti della Direzione Distrettuale Antimafia nonché un funzionario del provveditorato delle Opere Pubbliche.

Il sindaco a dicembre 2021, finì nel mirino della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Direzione Distrettuale Antimafia insieme ad altre 19 persone appartenenti al panorama politico nonché tecnici comunali e imprenditori del terzo settore per i reati di corruzione, turbativa d’asta, concussione, intestazione fittizia, emissione di fatture false per operazioni inesistenti aggravati dall’agevolazione mafiosa.

 

 

 

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