Terremoto in Turchia: 41.000 le vittime accertate

Dopo 8 giorni dal violento terremoto in Turchia, si registrano fino ad ora 41.000 vittime

Lo avevano previsto che il bilancio delle vittime del violentissimo terremoto in Turchia sarebbe raddoppiato, 41.000 accertate. A queste inoltre, si aggiungono le 9.300 in Siria. I dati sono stati riportati oggi 13 febbraio 2023 da Rainews. Una vera e propria apocalisse quella che ha colpito Turchia e Siria, territori già martoriati da guerre civili, in corso da anni. Continua ad aumentare il bilancio delle vittime. I soccorritori continuano a scavare sotto le macerie, trovando anche persone che riescono a sopravvivere, nonostante giorni di sepoltura sotto interi palazzi crollati a causa del potentissimo sisma.

L’Unicef dichiara che sono decine gli ospedali e le scuole distrutte, migliaia sono gli orfani, bambini rimasti soli senza più nulla per poter sopravvivere. Un 12enne è stato tratto in salvo dai soccorritori, dopo essere rimasto per 182 ore sepolto sotto le macerie di un edificio crollato per il terremoto ad Antiochia, in provincia di Hatay. Salvata anche una bambina di 6 anni rimasta sepolta con la madre per 178 ore ad Adiyaman in Turchia.

La dichiarazione di Stefania Morra, responsabile azione umanitaria di Oxfam Italia

Ad Hatay, una delle città più colpite, sono rimasti in piedi solo tre ospedali. Stefania Morra responsabile del programma azione umanitaria Oxfam Italia spiega: “In questo momento tantissimi vivono in auto, nelle moschee, nelle tende, per resistere al gelo della notte hanno solo fuochi accesi per strada. I rifugi allestiti per ospitare chi non ha più una casa, sono sovraffollati. Molti hanno paura di nuovi terremoti e vogliono andarsene, in centinaia di migliaia sono già stati evacuati. Secondo le stime per far fronte all’emergenza potrebbe volerci almeno 1 anno, ma la realtà è che le conseguenze di questa tragedia si faranno sentire per molti anni a venire”.

Attenzione alla disinformazione, scattati 14 arresti

La polizia turca ha arrestato 14 persone sospettate di aver fatto disinformazione sul terremoto, lo riporta la CNN. La polizia ha reso noto oggi in un comunicato che 475 gestori di account sono stati identificati. Erano impegnati nella condivisione di contenuti provocatori sulle piattaforme di social media “con l’intenzione di diffondere paura e panico tra i cittadini“. Di conseguenza, prosegue la nota, “56 persone sono state fermate, 14 delle quali sono state arrestate“.

La polizia ha inoltre reso noto di aver chiuso 41 siti web di “phishing (tramite email e messaggi fake). Ed inoltre si é occupata di quattro account di piattaforme di social media “che chiedevano denaro ai cittadini utilizzando o imitando i nomi di istituzioni governative“.

 

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