Sorrento: 300 euro di tonno nel passeggino con un bimbo di 2 anni

A Sorrento, trovati 300 euro di tonno nel passeggino con un bimbo di 2 anni, arrestata 20enne

A Sorrento trovati dai carabinieri 300 euro di tonno nel passeggino con un bimbo di 2 anni, arrestata 20enne. La giovane ha agito con una sua complice che è stata ovviamente denunciata. Dal comunicato giunto in redazione da parte del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli si legge “Due donne sono finite nei guai a Sorrento, sorprese con un “carico” di tonno nel passeggino.”

Come si è svolto il furto

E’ successo a pochi minuti dalla chiusura di un supermercato della penisola sorrentina. Una 20enne e una 17enne, entrambe di origini romene, sono entrate nel market con un bambino di due anni accomodato in un passeggino.

Hanno raggiunto lo scaffale dei sott’oli e agguantato decine di scatolette di tonno. Per evitare di essere beccate, hanno sfruttato il passeggino come nascondiglio, sistemando il cibo in scatola sotto al piccolo.
I dipendenti della struttura se ne sono accorti e hanno composto il 112.

I carabinieri delle locali stazione e sezione radiomobile sono arrivati un attimo dopo che le donne hanno varcato le barriere senza pagare. La maggiorenne è stata arrestata ed è ora in camera di sicurezza. Per la minore una denuncia in stato di libertà. La merce – circa 300 euro il valore complessivo – è tornata sugli scaffali.

Furti nei supermercati, un fenomeno in crescita

Il furto nei supermercati ha iniziato a farsi strada nei primi mesi di pandemia, in particolare durante il lockdown. Ora sta riprendendo in netta ascesa a causa del caro prezzi e delle condizioni economiche gravi in cui navigano gli italiani da un po’. Il settore alimentare è stato di sicuro quello più colpito dai furti.

I furti avvengono prevalentemente nella fascia tra le 18 e le 20 e nei fine settimana. Supermercati, ipermercati e Fai da te vengono però presi di mira anche la mattina e tra le 12 e le 14.
Nessun prodotto è esente da furti, ma tra quelli maggiormente gettonati si va dagli alcolici a caramelle e cioccolato, dai prodotti in scatola a salumi e formaggi, dal caffè fino ai prodotti di profumeria.
Il valore medio della merce rubata e recuperata è di 48 euro, con l’incidenza di taccheggi per punto vendita si è registrata in CampaniaAbruzzo e Lombardia, mentre, per valore totale di eventi registrati, le più colpite sono Lombardia ed Emilia Romagna.

L’allarme di Coldiretti

Sono sempre più gli italiani che, per mangiare, devono ricorrere alla solidarietà dei pacchi alimentari o addirittura rivolgersi alle mense per i poveri.
Gli effetti dell’inflazione, secondo la principale associazione degli agricoltori italiani, potrebbero tradursi, insieme all’aumento di coloro che non sono più in grado di garantirsi un pasto adeguato, anche in un maggior numero di persone che, prese dalla disperazione, si possono far tentare dalla ricerca di soluzioni illegali.
La richiesta avanzata al Governo dal presidente Coldiretti, Ettore Prandini, è quindi ben precisa: “È necessario – riporta l’agenzia Ansa – sbloccare al più presto i 200 milioni di euro dei fondi del Ministero delle Politiche Agricole per acquistare alimenti di base di qualità Made in Italy da consegnare agli indigenti. Occorre accelerare la presentazione dei bandi per gli aiuti agli indigenti con le risorse stanziate per acquistare cibi e bevande di qualità da distribuire ai nuovi poveri”.(Metropolitano.it)

 

 

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