Sicilia: sequestrate due tonnellate di cocaina in mare

Sequestrate dalla Guardia di Finanza due tonnellate di cocaina in mare al largo della Sicilia

La Guardia di Finanza ha recuperato e sequestrato circa due tonnellate di cocaina in mare, al largo della costa orientale della Sicilia. L’operazione è stata compiuta dai militari del comando provinciale di Catania, del reparto operativo aeronavale di Palermo e del gruppo aeronavale di Messina.

Secondo quanto riportato su SkyTg24, la droga, per evitare infiltrazioni d’acqua e l’inabissamento, era imballata in oltre 1.600 panetti contenuti in circa 70 colli galleggianti scortati da un dispositivo luminoso di segnalazione e tenuti insieme da reti. Probabilmente è un carico di sostanze stupefacenti lasciato in mare da navi cargo che poi doveva essere recuperato e trasportato sulla terraferma. Si tratta di uno dei più grossi ritrovamenti di sostanza stupefacente mai effettuato sul territorio nazionale. La commercializzazione della droga avrebbe fruttato, secondo stime degli investigatori, guadagni per oltre 400 milioni di euro al dettaglio.

Com’è avvenuto il sequestro

I colli sono stati avvistati nell’ambito delle specifiche attività di controllo delle acque costiere della Sicilia orientale per finalità di polizia economico-finanziaria, da unità aeronavali delle Fiamme gialle. In seguito è stato attivato il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Catania che, col supporto del reparto operativo aeronavale di Palermo, ha fornito collaborazione per le attività di recupero dei colli a mare e ha coordinato le successive operazioni di messa in sicurezza del carico, svolgendo i necessari approfondimenti.

Parallelamente è stata avviata un’attività di ricognizione aerea da parte di velivoli del gruppo di Esplorazione aeromarittima di Pratica di Mare e della sezione Aerea di manovra di Catania per verificare l’eventuale presenza di altri colli dispersi nell’area circostante a quella di rinvenimento. Terminate le attività aeree e in mare, unità specializzate del nucleo Pef di Catania hanno proceduto all’ispezione dei colli, riscontrando l’effettiva presenza della cocaina.

Relazione europea sulla droga 2022: tendenze e sviluppi

Sul sito Dipartimento per le politiche antidroga si legge che l’offerta e il consumo di droga é in aumento dopo la pandemia. La Relazione europea sulla droga 2022 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze – EMCDDA sui dati dei 27 Paesi UE, più la Turchia e la Norvegia, mette in evidenza il ritorno ai livelli pre-pandemici del consumo di stupefacenti. Sulla base anche dei dati elaborati dal Dipartimento per le Politiche Antidroga, segnala l’aumento della produzione, del traffico e della disponibilità di droga in Europa nell’anno 2020.

Nuove sostanze psicoattive: l’ultimo studio dell’EMCDDA segnala una continua apparizione di nuove sostanze psicoattive (NPS) in Europa, al ritmo di una alla settimana. Nel 2021 sono state segnalate per la prima volta 52 nuove droghe attraverso il sistema di allerta rapido dell’UE (EWS), portando a 880 il numero totale delle NPS monitorate dall’EMCDDA dal 1997.

Cannabis: nel 2020 il contenuto di THC della resina di cannabis era del 21%, quasi il doppio di quello della cannabis in foglie e infiorescenze (11%). La relazione evidenzia inoltre preoccupazioni in merito all’adulterazione di prodotti illeciti a base di cannabis con cannabinoidi sintetici con conseguente esposizione a rischi maggiori per la salute da parte dei consumatori.

Segnali di aumento: nel 2020 nell’UE sono state sequestrate un quantitativo record di 213 tonnellate di cocaina (202 tonnellate nel 2019), mentre sono stati smantellati 23 laboratori (15 nel 2019). Anche la disponibilità di amfetamina è elevata ed è destinata ad aumentare.

Necessità di potenziare i servizi di trattamento: la relazione sottolinea la necessità di ampliare i servizi di trattamento e di riduzione dei danni, anche in riferimento agli obiettivi dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Situazione internazionale: le problematiche connesse alla droga in Europa possono essere influenzate dagli sviluppi che si verificano a livello internazionale. Si rende necessario un monitoraggio continuo e mirato per orientare le politiche e le risposte.

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