Sconvolta la madre del 13enne investito, il conducente resta libero

E’ sconvolta la madre del 13enne Chris Obeng Abom investito a Verona, il conducente resta libero

E’ sconvolta la madre del 13enne Chris Obeng Abom investito da una Renault Espace a Verona, il conducente resta libero. La madre di Chris non si da pace per la tragica morte del figlio morto il primo agosto in ospedale dopo essere stato investito. “Non può essere vero, dov’è il mio Chris?”, queste le parole disperate della madre “Non doveva morire in quel modo. Lasciato a terra come un cane, riporta ‘Repubblica’. La dichiarazione del del dottor Enrico Polati, direttore del reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Borgo Trento dove Chris é stato portato per cercare di salvarlo “Quell’automobilista l’ha lasciato morire, se fosse stato soccorso immediatamente si sarebbe salvato“.

Per il momento in conducente dell’auto resta libero

Da quanto riportato su Repubblica il conducente dell’auto pirata – una Renault Espace – è stato denunciato a piede libero per i reati di omicidio stradalefuga in caso di incidente e omissione di soccorso. Per il momento, però, l’uomo resta libero. Il conducente della Renault Espace è un 39enne con precedenti per droga e guida in stato di ebbrezza. Come riporta ‘Il Resto del Carlino’, il pm potrebbe disporre un arresto preventivo. Nel frattempo all’uomo è stata ritirata la patente e il veicolo è stato posto sotto sequestro.

Cos’é accaduto la notte tra il 31 luglio e il 1° agosto 2023

Alla mezzanotte tra il 31 luglio e il 1° agosto Chris Obeng Abom, appassionato di calcio nonché stella nascente della Polisportiva Negrar, stava tornando a casa dopo la partita di calcio con gli amici. Viene all’improvviso investito in via San Vito a Negrar di Valpolicella da un automobilista che guidava una Renault Espace. Il suo corpo viene sbalzato verso un vigneto, l’uomo si da alla fuga senza soccorrere il ragazzo.

Dopo l’incidente, il 39enne è rientrato a casa e l’indomani è andato al lavoro con un parabrezza sfondato ed evidenti danni al baule. Sul luogo del misfatto gli inquirenti hanno rinvenuto parti del fanale e dello specchietto retrovisore. Ad incastrare il 39enne sono state le immagini dei circuiti di videosorveglianza. In 12 ore i carabinieri sono stati in grado di rintracciare il responsabile presso il cantiere in cui lavora: “Sì, ero io alla guida“, ha detto ai militari, ha ammesso di essere stato alla guida della vettura, ma non di aver investito una persona. (Notizie Virgilio)

Le parole del sindaco di Negrar

Il ragazzo è stato travolto in un tratto della provinciale 12 che è privo di marciapiede. Lo conferma Roberto Grison, il sindaco di Negrar, il comune della Valpolicella dove è avvenuto il fatto. “Conosciamo la famiglia, la seguiamo anche come amministrazione”, spiega Grison, riferendo che il ragazzino frequentava le scuole del paese, come i suoi due fratelli. “Una disattenzione alla guida può capitare – afferma Grison – ma fuggire dopo un incidente senza chiamare i soccorsi è un atto criminale”. Quando la macchina l’ha investito, il ragazzino stava tornando a casa a piedi, da solo; abitava a poca distanza dal luogo dello schianto, nella frazione di San Vito.

In Veneto 25 decessi tra i pedoni da inizio anno

Sono 25 i decessi tra i pedoni in tutto Veneto da inizio anno. Lo rende noto Luigi Altamura, comandante polizia locale Verona e componente del tavolo di coordinamento delle polizie locali dell’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Altamura cita i dati dell’Asaps Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale con l’Osservatorio Pedoni. Nell’anno 2022, Istat aveva contato 39 decessi tra i pedoni nella regione. Molti di questi sono stati investiti sulle strisce pedonali, in alcuni casi da guidatori ubriachi o sotto l’effetto di sostanze. Sempre nel 2022 i conducenti denunciati e sanzionati per la fuga dopo un sinistro stradale in tutta Italia (dati Istat) sono stati 10.495, di cui 1.944 dalla Polizia Stradale, 2.774 dall’Arma Carabinieri e 5.777 dalle Polizie locali, con un media di 28 denunce al giorno. “Sono dati impressionanti quelli divulgati da Asaps e Istat – dice Altamura -, che fanno capire che la pirateria è ancora una emergenza e che i pedoni sono gli utenti più vulnerabili. Nonostante l’introduzione dell’omicidio stradale, che prevede aggravanti specifiche sulla fuga e l’omissione di soccorso il fenomeno non accenna a diminuire”.(SkyTG24)

 

 

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