Philip Morris: oltre 200 posti di lavoro in provincia di Caserta

La Philip Morris investe in Campania, entro il 2023 oltre 200 posti di lavoro in provincia di Caserta.

La Philip Morris Italia ha deciso di incrementare il suo mercato ed investe in Campania, entro il 2023 sono previsti oltre 200 posti di lavoro in provincia di Caserta. E’ in arrivo infatti il nuovo DISC (Digital Information Service Center) a Marcianise, mentre a Perugia 50 persone verranno assunte per il nuovo European Leaf Warehousing Center (ELWC). La Philip Morris si occupa di prodotti innovativi senza combustione e il DISC che aprirà a Caserta è il secondo dopo quello già inaugurato a Taranto nel 2020. Il sito sarà dotato dei più avanzati sistemi di Customer Relationship Management (CRM) con digitalizzazione dei processi e l’uso delle migliori tecnologie cluod. Il nuovo centro a Bastia Umbra in provincia di Perugia invece, avrà un’estensione fino a 30.000 metri quadrati e prevede l’inserimento di 50 figure.

Il commento di Marco Hannappel Presidente della Philip Morris Italia

Secondo quanto riportato da CasertaNews Marco Hannappel Presidente e Amministratore delegato della Philip Morris Italia così commenta. “Continuiamo a investire in Italia. Anno dopo anno, in agricoltura, industria e servizi, stimoliamo lo sviluppo di una filiera integrata Made in Italy che oggi coinvolge oltre 38.000 persone. Siamo particolarmente orgogliosi di accrescere la nostra presenza in Campania e Umbria, entrambe regioni tabacchicole con cui abbiamo una storia di collaborazione di lungo corso.”

E’ un dato di fatto che circa 1 fumatore su 5 è passato ad utilizzare la sigaretta elettronica ed ha abbandonato la classica sigaretta. Indichiamo qui di seguito i risultati di un’analisi condotta dal Censis in collaborazione con Philip Morris Italia. Secondo quanto riportato da Quotidianosanità.it:

  • il 37,0% dei fumatori segnala di essere stato invitato dal medico a smettere di fumare.
  • Il 21,1% non hanno mai confessato al loro medico di essere fumatori.
  • Il 61,0% ha pensato di smettere fumare, il 17,2% senza averci mai provato, mentre la quota maggiore ha tentato per poi ricominciare (43,8%).
  • L’8% circa (percentuale che sale al 13,3% tra gli utilizzatori di e-cig e al 9,9% tra i consumatori di prodotti a tabacco riscaldato) non ha smesso di fumare, ma è passato ai prodotti alternativi.
  • Il 22,0% dei fumatori (il 24,7% tra gli utilizzatori di sigarette tradizionali) ha ridotto le quantità. L’8,6% (l’11,9% tra gli utilizzatori di sigarette tradizionali) afferma invece di non aver mai pensato di smettere di fumare e che non ne ha alcuna intenzione.

 

 

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