Nuovi casi “fotocopia” di malori improvvisi in Italia

Continuano i malori improvvisi in Italia

Ancora casi “fotocopia” di malori improvvisi in seguito ai quali si verificano i decessi. La strage silenziosa continua e le morti improvvise si verificano ogni giorno.

BRESCIA- Colto da un malore improvviso, durante il turno di notte, è morto poco dopo il ricovero in ospedale. Questo il tragico destino di Vincenzo Giaquinto: 64 anni, padre di 4 figli, viveva a Brescia con la famiglia. Il dramma si è consumato nella notte tra giovedì 30 e venerdì 31 marzo allo stabilimento Iveco di Suzzara.

Nonostante gli interventi del 118 i malori improvvisi non danno scampo

Come riporta BresciaToday, Giaquinto si sarebbe accasciato a terra sotto gli occhi dei colleghi, verso mezzanotte e trenta. Si sarebbe trattato di un infarto che non gli ha dato scampo. Sono stati i colleghi a prestargli i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario della Croce Rossa. Rianimato sul posto e poi trasportato al Carlo Poma di Mantova: i medici non avrebbero potuto far nulla per salvarlo.

Durante le operazioni di soccorso la produzione, e i macchinari, non sarebbero stati fermati, nonostante la richiesta della Fiom-Cgil. La Fiom ha subito chiesto di fermare le linee di produzione per soccorrere più agevolmente il collega. Di fronte al rifiuto dei responsabili del reparto è scattata un’ora di sciopero. Altre due ore e mezza sono state dichiarate oggi alla fine di ogni turno. Anche Fim Cisl, Uilm Uil e Fismic hanno aderito allo sciopero, astenendosi, però, dal lavoro solo mezz’ora alla fine di ogni turno.

Proteste e scioperi si sono susseguiti per tutta la giornata odierna. Fim Cisl, Uilm Uil e Fismic hanno proclamato un giorno di lutto.

I malori improvvisi che provocano incidenti

CAGLIARI- Ha avuto un malore mentre era al volante della sua auto, ha perso il controllo del mezzo che è finito contro un pullman pieno di bambini in gita scolastica. L’incidente è avvenuto il 31 marzo 2023, a Guspini, in provincia del Medio Campidano, dove un pensionato di 63 anni, Roberto Vaccargiu, ex guardia giurata è morto probabilmente per il malore e non per le lievi ferite riportate nell’impatto.

Roberto Vaccargiu, morto in seguito ad un malore improvviso

I bambini di una scuola elementare che si trovavano sul pullman per una gita scolastica sono rimasti illesi, L’incidente è avvenuto all’altezza della rotatoria tra la Statale 126 e via Marconi. L’uomo al volante di una Ford si è sentito male e non è riuscito più a controllare il veicolo.

L’auto ha urtato il pullman e la rotatoria, fermandosi nella carreggiata. Immediata la richiesta di soccorsi e l’arrivo sul posto del 118, ma per il 63enne non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Guspini e della Compagnia di Villacidro per i rilievi.

PESARO – Incidente stradale mortale ieri sera a Pesaro, in via Gagarin, dove un motociclista di 39 anni si è schiantato contro un albero in sella alla sua Harley Davidson. E’ morto sul colpo.

Non risultano altri mezzi coinvolti e a terra gli agenti non  hanno rilevato segni di frenata. Tra le ipotesi, anche quella che l’uomo sia stata colto da un malore. Sul posto gli agenti della polizia locale per i rilievi di legge. (ANSA).

Il tragico incidente, nel quale ha perso la vita un 39enne, è avvenuto nella serata di giovedì 30 marzo. In seguito allo schianto l’uomo è stato prontamente soccorso, ma è morto sul posto.

Giovedì 30 marzo, non sono ancora le nove di sera e una moto procede tranquilla su via Gagarin, strada nella prima periferia di Pesaro, nelle Marche.

A bordo c’è Alberto Gregori, geometra di 39 anni originario del capoluogo ma residente a Cattolica. L’uomo sta procedendo da Pesaro, presumibilmente con direzione Torraccia, quando per cause ancora da accertare perde improvvisamente il controllo della propria Harley Davidson.

Da nord a sud si verificano i casi “fotocopia” di malore improvviso

TRENTO- Una storia di una tristezza infinita, un dramma della solitudine sconvolgente: è così che si presenta quanto accaduto nelle ultime ore a Pergine. In un’abitazione di via Petrarca le forze dell’ordine hanno trovato senza vita due donne, Filomena Antonacci (82 anni) e Franca Bernabè (55 anni), rispettivamente madre e figlia.

Morte per cause naturali, questo è ciò che emerge dai primi esami fatti sulle due salme: un malore si sarebbe rivelato fatale per la figlia, mentre la madre sarebbe morta di stenti poco dopo. Il tutto sarebbe successo circa tre settimane fa, ma le forze dell’ordine hanno trovato i due cadaveri in avanzato stato di decomposizione solo nella giornata di ieri, venerdì 31 marzo.

L’allarme, infatti, è stato dato dai vicini di casa, per un forte e sgradevole odore proveniente dall’appartamento delle due donne. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia locale che hanno constatato il decesso delle due donne. Una vicenda che ha lasciato evidentemente sgomenta la comunità di Pergine.

TORINO- Un professore dell’Istituto comprensivo “Ezio Bosso” di Torino è morto questa mattina mentre si trovava a scuola, lasciando senza parole gli studenti (che per fortuna non hanno assistito alla scena) e i colleghi che hanno provato a soccorrerlo.“La comunità scolastica piange oggi la scomparsa del Prof. Franco Gramaglia”, si legge in un post della scuola. “Tutti lo ricordiamo con affetto”. Gramaglia era docente di Educazione Musicale della Scuola Secondaria di I grado “Modigliani”, di via Collino 4, a Mirafiori, uno dei plessi dell’istituto comprensivo.

La dirigente scolastica Francesca Teresa Nobile ha poi scritto sul suo profilo Facebook: “Oggi ho visto la morte in faccia. Un professore ci ha lasciati questa mattina, mentre era a scuola. È stata dura mantenere i nervi saldi, proteggere la sensibilità dei ragazzi, consolare i docenti che hanno prestato i primi soccorsi, con encomiabile lucidità. Il via vai degli operatori del 118, della Polizia, le domande fatte e ricevute, la paura, l’impotenza, il bisogno di stare vicini e insieme per affrontare la tragedia. Sono state 4 ore lunghissime, al termine delle quali ero sfinita, svuotata. Che la luce ti accompagni Prof, ti ho accompagnato fino alla fine, senza lasciarti solo per un attimo“.

Storia triste e sconvolgente di un malore improvviso

SALERNO- Dolore e incredulità a Torrione per l’improvvisa scomparsa di Carmine Trezza, noto fioraio del quartiere di Torrione. Aveva 47 anni. A sottrarlo all’affetto e all’amore di familiari e amici è stato un malore improvviso.

Carmine, chiamato da molti “Carminuccio”, conosciuto per essere un fioraio buono e gentile, lascia il padre Domenico, la madre Linga, la sorella Antonella, il fratello Alfonso, e tantissime persone che gli volevano bene. Oggi (1 aprile 2023) alle ore 11 nella Chiesa di San Leonardo (in via San Leonardo)hanno celebrato i funerali per l’ultimo saluto.

Quante vite ancora dovranno essere stroncate per capire che si tratta di una strage silenziosa? Quando si capirà che queste morti improvvise non hanno nulla a che vedere con la “normalità”? Come sempre restiamo in vigile attesa di risposte concrete.

 

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