Napoli: tonnellate di hashish e marijuana nascoste nella frutta

accoltellato venditore di ortofrutta

Napoli tonnellate di hashish e marijuana nascoste nella frutta, importavano droga dall’estero

A Napoli scoperte tonnellate di hashish e marijuana nascoste nella frutta, una tattica per importare droga dall’estero. Il comunicato questa mattina giunto in redazione da parte del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli. Questa mattina i carabinieri del locale Nucleo Investigativo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di sette persone, ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento scaturisce da un’inchiesta, sviluppata per tutto il 2019, che ha documentato l’esistenza di un’organizzazione capace di sfruttare la logistica del settore ortofrutticolo per importare ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti dalla penisola iberica. Ha consentito, inoltre, il sequestro di 1,3 tonnellate circa di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana. Il Gip ha disposto il sequestro preventivo di una società di ortofrutta utilizzata dagli indagati per le attività delittuose.

Relazione 2023 del Dipartimento della Pubblica Sicurezza Direzione Centrale Servizi Antidroga

Da un comunicato stampa del Dipartimento della Pubblica Sicurezza Direzione Centrale Servizi Antidroga, si evince che il 2022 è stato l’anno in cui abbiamo raggiunto il record assoluto dei sequestri di cocaina. Più di 26 tonnellate, con un aumento del 22%. Il Report 2023 illustra, in sintesi, le attività e i risultati raggiunti nel 2022, in Italia, nella lotta contro il narcotraffico.

Il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Direttore Centrale della Polizia Criminale Prefetto Vittorio Rizzi, nel corso del suo intervento conclusivo, ha sottolineato come le rotte del narcotraffico internazionale e le modalità stesse hanno avuto una costante evoluzione interessando nuove aree come quella del Sud attraverso i Paesi dell’Africa dove nell’ultimo anno sono stati istituti nuovi uffici degli esperti per la sicurezza proprio per potenziare la rete della cooperazione internazionale. D’altronde il narcotraffico è stato il primo crimine transnazionale è quello che ha sempre rispettato l’evolversi dei tempi ecco perché l’impegno incessante del Dipartimento della Pubblica Sicurezza è volto al rafforzamento della cooperazione di polizia bilaterale e multi laterale che oggi vanta una rete presente in oltre 80 paesi al mondo.

Prosegue l’impegno costante delle Forze di Polizia nel contrasto ai traffici illeciti di droga, che ha portato a ingenti sequestri delle diverse sostanze stupefacenti a fronte del rilancio del narcotraffico post Covid-19. Nel 2022, infatti, esauriti gli effetti della pandemia, si rileva una sostanziale ripresa dei traffici di stupefacenti dai luoghi di produzione, ove erano state stoccate le eccedenze durante il periodo delle misure restrittive per i noti motivi sanitari. Le organizzazioni criminali, forti dell’esperienza maturata durante la crisi pandemica, gestiscono i traffici sia utilizzando gli schemi operativi tradizionali, sia con le soluzioni innovative che “sfruttano” la rete internet, i corrieri postali e commerciali e i sistemi di comunicazione criptata. Il totale complessivo dei sequestri di droga, nel 2022, a livello nazionale ha raggiunto le 75 tonnellate.

I nascondigli più impensati, a Castello di Cisterna in un altarino religioso

Risale a maggio scorso l’incredibile scoperta da parte dei carabinieri di Castello di Cisterna e Brusciano, di quantitativi di droga nascosti negli altarini sacri. Ritrovamenti nelle cassette della posta, nei sotto scala o all’interno dei vani ascensori, ormai la droga si nasconde da per tutto.

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