Napoli: sanitari del 118 aggrediti ieri sera al Corso Umberto

Napoli, sanitari del 118 aggrediti ieri sera dai familiari di alcuni ragazzi caduti dallo scooter

Napoli, ieri sera i sanitari del 118 sono stati aggrediti al Corso Umberto dai familiari di alcuni ragazzi caduti dallo scooter. Gli infermieri erano intervenuti per soccorrere i due ragazzini vittime dell’incidente, ma sono stati aggrediti da un parente.

L’ennesima aggressione a personale sanitario viene denunciata dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”.

Alle ore 22.22 la postazione 118 Annunziata viene allertata nei pressi di corso Umberto a Napoli per incidente con scooter. Giunti sul posto i sanitari trovano ragazzino e ragazzina seduti sul marciapiede con escoriazioni, la dinamica da subito appare chiara, i 2 riferiscono di aver preso un fosso e di essere caduti dallo scooter.

Mentre l’equipaggio carica la ragazza (più grave poiché aveva una contusione all’alluce) giunge un familiare del ragazzo il quale pretende che venga caricato in ambulanza anche il conducente dello scooter (tra l’altro minorenne), il medico fa presente che è una cosa non fattibile e viene aggredito verbalmente dall’energumeno il quale gli urla contro diversi epiteti. Il medico allerta le forze dell’ordine tramite tablet, ma sia il familiare che il ragazzo si dileguano…..all’arrivo della polizia il camice bianco può solo riferire il numero di targa dello scooter“.

Nessuno Tocchi Ippocrate vuole l’esercito negli ospedali.

La pagina «Nessuno tocchi Ippocrate» è stata ideata da un medico del 118 stanco delle aggressioni che quotidianamente subisce il personale sanitario in strada e tra le mura ospedaliere.

“Prevedere uomini dell’esercito negli ospedali e nei pronto soccorso per arginare il fenomeno delle violenze contro medici e infermieri può essere una soluzione, perché la legge approvata due anni fa non basta. Da inizio 2023 siamo già a 4 aggressioni solo a Napoli e purtroppo non abbiamo il conto di quelle verbali, incluse le minacce, che possono alla lunga mandare in burnout”. A spiegarlo ad ANSA è Manuel Ruggiero, presidente di Nessuno Tocchi Ippocrate, associazione nata per denunciare le violenze in corsia.

“Solo a Napoli – precisa Ruggiero, medico del 118 – nel 2019, abbiamo contato 105 aggressioni a medici e personale sanitario, nell’anno dell’esplosione della pandemia Covid si sono dimezzate (54), nel 2021 sono risalite a 66 e nel 2022 sono state 68, di cui l’ultima ha visto un medico del 118 minacciato con un’arma da fuoco”.

Per questo, “abbiamo già chiesto negli anni passati il ripristino dei drappelli di Polizia nei pronto soccorso ma la risposta è stata negativa, perché implicherebbe togliere una volante dal territorio. L’esercito sarebbe una valida scelta anche per il numero di risorse disponibili riducendo le liste d’attesa per ottenere prestazioni sanitarie, che le persone cercano di ottenere andando al pronto soccorso e aumentando così gli accessi inappropriati. Spetta al Governo centrale occuparsi prioritariamente del problema che evidenziamo con la nostra associazione dal 2017”

Risale all’agosto 2020 la legge sulla sicurezza delle professioni sanitarie che prevede per aggressioni ai danni di medici e personale sanitario la procedibilità d’ufficio, e non per denuncia di parte. “Ma – conclude – riguarda solo aggressioni che provocano una prognosi di oltre 20 giorni. Abbiamo bisogno che sia estesa anche a quelle di minor entità e a quelle verbali”. (NapoliToday)

 

 

 

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