Napoli: ospedale San Paolo invaso da formiche, assolti i 17 indagati

A Napoli l’ospedale San Paolo di Fuorigrotta invaso da formiche, assolti i 17 indagati

A Napoli l’ospedale San Paolo di Fuorigrotta invaso da formiche, tutti assolti i 17 indagati tra manager e sanitari. Omissioni di atti di ufficio e falso: questi i reati che la Procura di Napoli ipotizzava nei confronti di 17 manager e sanitari dell’Ospedale San Paolo di Napoli nell’ambito delle indagini del Nas sulla presenza del formiche nella struttura sanitaria di Fuorigrotta. Si chiude con una serie di assoluzioni il processo, per i giudici della settima sezione penale del Tribunale di Napoli (presidente Marta Di Stefano) “il fatto non sussiste”, formula usata per tutti gli imputati.

I fatti accertati dai militari sarebbero accaduti tra il 2018 all’anno in corso, anche durante il lockdown, criticita’ segnalate – sporcizia reiterata – a fronte di documentazione che invece attestava l’esecuzione di lavori di pulizia.

Gli indagati di 17 persone complessivamente, con le accuse, a vario titolo, di peculato, falsità in atto pubblico e omissione di atti d’ufficio, sono stati tutti assolti. Le segnalazioni raccolte per il processo erano quelle a partire dal 2017, quando vennero diffuse anche fotografie di formiche sul letto di una paziente, al 2020, durante il lockdown.

Tra gli imputati c’era Loredana Di Vico (difesa dall’avvocato Alfredo Sorge), all’epoca dei fatti responsabile dell’UOC Acquisizione Beni e servizi dell’Asl Napoli 1 Centro, accusata di peculato per avere disposto pagamenti alla ditta esecutrice del servizio di pulizia. Alla sbarra erano finiti manager e sanitari, anche loro assolti perché “il fatto non sussiste”: il responsabile di cantiere Guido Della Magna (difeso dall’avvocato Vincenzo Grimaldi), i direttori sanitari che hanno guidato il San Paolo in quegli anni, ovvero Maurizio D’Amora, Vito Roberto Rago, Michele Ferrara, Nunzio Quinto e Antonio Di Martino (difesi rispettivamente dagli avvocati Fabio Curcio, Giuseppe Vitiello, Alessio Guadagno, Claudio Davino e Fabrizio Andolfo), ed Edoardo Sommella, che prese il posto della Di Vico.(Fanpage)

Chiuse le mense di diversi ospedali per escrementi di topi e blatte

Sono sempre di più i casi rilevati dai Nas negli ospedali, dove le mense sono invase da escrementi di topi, blatte ed altri insetti. Nel mese di aprile l’operazione d’intesa con il ministero della Salute, ha portato alla sospensione dell’attività o alla chiusura di 7 punti cucina a causa delle rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali. Casi anche a Milano e a Bergamo. In particolare, il nucleo dei Nas di Milano ha chiuso le mense di un istituto geriatrico e di un ospedale di quel capoluogo perché invase da insetti e blatte nei locali di preparazione cibo e di lavaggio stoviglie, nel magazzino e nelle celle frigorifere. Analoga motivazione ha determinato la chiusura della mensa di una casa di cura accreditata di Napoli. Anche il Nas di Ragusa ha sospeso l’attività dei locali della cucina di un ospedale dove e stata accertata la presenza di roditori e loro deiezioni.

Sono stati anche sequestrati oltre 400 chili di alimenti riscontrati in assenza di tracciabilità, scaduti di validita e custoditi in ambienti inadeguati nonché destinati all’impiego nelle pietanze sebbene di qualità inferiore a quanto previsto. I controlli hanno interessato 992 punti di cottura e preparazione pasti allestiti all’interno di altrettante strutture sanitarie, sia pubbliche che private: 340 di questi hanno evidenziato irregolarità, pari al 34 per cento, con l’accertamento di 431 infrazioni penali e amministrative, per complessivi 230mila euro di sanzioni pecuniarie, contestate a causa di violazioni nella gestione degli alimenti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto e dell’uso di ambienti privi di adeguata pulizia e funzionalità.(Il Giorno)

 

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