Napoli: 18enne ucciso a Mergellina per una macchia sulla scarpa

A Napoli, un 18enne viene ucciso da un ventenne per una macchia sulla scarpa, era innocente

A Mergellina, il lungomare più famoso di Napoli, un 18enne era in compagnia di amici, viene colpito da spari d’arma da fuoco e ucciso. E’ accaduto domenica sera 19 marzo 2023. L’uccisore, un 20enne, era stato calpestato ad un piede e la sua scarpa bianca si era macchiata. Per questo futile motivo, si allontana dal gruppo e spara alcuni colpi verso la folla, senza una mira precisa. I colpi raggiungono il petto di Francesco Pio Maimone, un 18enne che si trovava in mezzo ad un gruppo e che era totalmente estraneo ai fatti.

Una contesa tra clan di camorra, ma Francesco Pio non aveva legami con nessun clan, era incensurato e sognava di aprire una pizzeria mentre svolgeva alcuni lavori, tra cui le consegne a domicilio, pur di avverare i suoi sogni.

Fermato il presunto killer

Secondo quanto riportato su Rai News é stato individuato il presunto killer, di Francesco Pio, si tratta di un giovane di 20 anni del quartiere di Barra. L’assassino é figlio di un affiliato al clan Cuccaro, ucciso in un agguato di camorra nel 2013. L’ indagine é stata coordinata dalla Dda, dal procuratore Rosa Volpe con i sostituti Antonella Fratello e Claudio Onorati. L’accusa al colpevole è di omicidio volontario pluriaggravato.

Risse in aumento tra i giovanissimi

Sono in continuo aumento le risse tra i giovanissimi, anche per futili motivi. Lo psicologo e psicoterapeuta Maura Manca, ne parla su Skytg24. “Adolescenti sempre più aggressivi: sono numerose le risse, anche piuttosto violente, dove in gruppo ci si sente ancora più legittimati a fare del male all’altro. La devianza minorile è ormai un fenomeno trasversale, che non si manifesta solo in condizioni di rischio legate al contesto geografico o al livello socio-culturale.”

“Ci troviamo con sempre maggiore frequenza davanti a gruppi di adolescenti che si uniscono e si strutturano con comportamenti devianti, sistematici e ripetitivi con evidenti finalità violente.  Si tratta purtroppo di un fenomeno in crescita. Sono sempre di più i ragazzi che agiscono in maniera violenta, l’età si sta abbassando.”

“Ragazzi sempre più violenti che agiscono in gruppo, utilizzando la forza fisica, senza pensare alle conseguenze delle loro azioni. Ciò che preoccupa maggiormente è proprio la superficialità con la quale questi ragazzi si comportano in modo aggressivo, ritenendolo un banale gioco e un momento di divertimento.”

Speriamo davvero non diventi il nuovo divertimento di tutta una fascia di giovanissimi. Una sfida contro le autorità, un far parlare delle loro “gesta” che diventano spettacolo, la novità a cui partecipare, che gasa gli animi un po’ troppo annoiati e persi nei loro disvalori.”

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *