La madre di Alessandro “Mio figlio é un mostro”

La madre di Alessandro “Mio figlio é un mostro, chiedo perdono alla famiglia di Giulia”

La madre di Alessandro interviene alla Vita in diretta dicendo: “Mio figlio è un mostro, chiedo perdono alla famiglia di Giulia”. “è impazzito, lui ha due personalità. Non l’ho più rivisto e forse non lo voglio più vedere” dice in lacrime. “Non so che motivazione dare, è un’altra persona, l’Alessandro che conosciamo noi è una persona bella, il mostro che era è quella persona che era dentro. E l’ha tirata fuori l’altra sera.” 

Nessun perdono, dice la mamma di Impagnatiello, l’uomo che ha ucciso a sangue freddo la compagna incinta. “No, come fai a perdonare? Alessandro poi era, quello sì, ma è imperdonabile. Perché l’hai fatto? Non dovevi farlo, non dovevi farlo Alessandro. Hai rovinato la vita di tutti”. L’intervista si chiude con un appello. “Alessandro, ti prego, dì tutta la verità, ormai non puoi scappare da nulla. Hai rovinato tutti quanti, tutti, devi dire tutta la verità, perché lo meritiamo tutti. Giulia compresa, con Thiago, soprattutto Thiago. Tuo figlio, che non vedrai mai più, non ci sarà mai più, e non vedrai mai più Giulia perché quello che fai fatto, hai fatto schifo. Sei un mostro. Purtroppo sei un mostro. È la verità, è tua mamma che te lo sta dicendo. Sei un mostro”.(Leggo)

Alessandro Impagnatiello vuole togliersi la vita

Oggi durante l’interrogatorio di convalida del fermo nel carcere di San Vittore, Alessandro Impagnatiello, il 30enne reo confesso per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano ha detto di volersi togliere la vita è l’unica forma di pentimento che lui ritiene corretta in questo momento, l’unica che abbia un senso.

Intanto continuano le indagini

Continuano le indagini sul caso, ora si cerca di capire se Alessandro ha agito da solo o con l’aiuto di complici. Sotto interrogatorio ha rivelato più volte fatti di cui ha poi cambiato la versione. I carabinieri del nucleo investigativo di Milano e i colleghi della compagnia di Rho, per questo motivo stanno raccogliendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza di Senago, il comune alle porte di Milano, dove risiedeva la coppia. Dalle immagini si potrebbero avere ulteriori indizi. In queste ore intervistati anche dei testimoni che hanno visto l’uomo aggirarsi in maniera sospetta accanto alla sua auto. Alessandro a detta di tutti era un uomo tranquillo, dal quale nessuno avrebbe mai potuto sospettare fosse capace di una tale violenza.

Una raccolta fondi in memoria di Giulia

I colleghi di Chiara Tramontano hanno avviato una raccolta fondi in memoria di Giulia. L’iniziativa, lanciata sulla piattaforma ‘Gofundme’ in meno di 24 ore fa ha già raccolto oltre 4.000 euro, su un obiettivo prefissato di 10.000. I contributi verranno devoluti in parte all’associazione Penelope, che si è occupata del caso di Giulia, e in parte saranno impiegati a supporto di iniziative anti-violenza in Italia. La racconta fondi è stata rilanciata sul proprio canale Instagram anche dalla sorella della 29enne, Chiara Tramontano, che lavora all’Istituto Italiano di Tecnologia a Genova.

Le commoventi parole di Chiara verso la sorella

“Giulia sei bellissima in tutte le foto che le persone riportano. È difficile trovare una foto in cui tu non splenda. Hai il viso di chi non conosce cattiveria. Troppo ingenua per capire in che trappola ti trovassi”. Lo scrive nell’ultimo post pubblicato su Instagram Chiara Tramontano, sorella di Giulia. “Ti guardo in questa foto – scrive Chiara a commento dell’immagine della sorella sorridente, pubblicata per il lancio di un’iniziativa di fundraising in sua memoria – e penso a quanto Thiago ti potesse somigliare. Avrebbe preso i tuoi occhi, questi occhi mi tormenteranno per sempre. Non potrebbe esserci immagine più bella per questa raccolta fondi”.

Questa foto esprime tutta la tua bontà d’animo e tenerezza, la stessa che ha guidato l’apertura di questa bella iniziativa”, scrive Chiara, ringraziando “i miei amici, colleghi dell’Istituto Italiano di Tecnologia e tutti coloro che stanno supportando questa iniziativa in ricordo della mia bellissima e insostituibile sorella maggiore Giulia”. (NapoliToday)

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