La Biblioteca Nazionale di Napoli onora Guerriera Guerrieri, oggi la cerimonia

Oggi 8 marzo, festa della donna, la Biblioteca Nazionale di Napoli onora Guerriera Guerrieri

Oggi 8 marzo 2023, festa della donna, la Biblioteca Nazionale di Napoli onora Guerriera Guerrieri dedicando a lei il suo salone. “A lei si deve“, scrisse Benedetto Crocela salvazione di tutto il patrimonio librario” dello scrigno della cultura napoletano. Sarà intitolato a Guerriera Guerrieri il monumentale Salone di Lettura della Biblioteca nazionale di Napoli. La cerimonia si terrà simbolicamente domani, 8 marzo 2023, Giornata internazionale della donna, alle 15.

Guerriera Guerrieri salvò il patrimonio della Biblioteca nazionale

Oggi a Napoli, un’ intera giornata ricorderà Guerriera Guerrieri, la donna energica e volitiva alla quale si deve, come scrisse Benedetto Croce “la salvazione di tutto il patrimonio librario della Biblioteca Nazionale”. Nell’occasione si renderà omaggio alla professione bibliotecaria di alta valenza sociale. La dichiarazione di Maria Iannotti, direttrice della Biblioteca Nazionale, riportata su Quotidiano Nazionale.

L’intitolazione a Guerrieri del Monumentale Salone di Lettura – spiega Maria Iannotti – non è solo un atto dovuto ma è il segno della riconoscenza della città alla sua opera e vuole rappresentare un modo per dare visibilità alla professione bibliotecaria, di cui forse non si è ancora compreso appieno il ruolo sociale e scientifico“.

Chi era Guerriera Guerrieri

Guerriera Guerrieri (Cortona, 26 settembre 1902 – 1 novembre 1980) consegue a Napoli il diploma in Paleografia e dottrine archivistiche presso l’Archivio di Stato di Napoli. Nel 1926 si laurea in Lettere classiche. Nel 1927, docente, si occupa del riordino della biblioteca nella Reggia di Capodimonte. Nel 1928 come volontaria si occupa della Biblioteca nazionale, trasferita da Palazzo Reale. Nel 1933, vinto un concorso pubblico, entra in organico. Ma è dal 1941 che Guerriera inizia la sua lotta per salvaguardare il patrimonio minacciato dalla guerra.

Mette in salvo dai bombardamenti preziosi manoscritti trasferendoli in diversi monasteri e palazzi in luoghi diversi. Si oppose alla requisizione di materiali e locali da parte dei tedeschi, prima, e degli americani poi.
Dopo il pensionamento, nel 1967, viene eletta socia dell’Accademia Pontaniana di Napoli, dell’Accademia Etrusca di Cortona, della Cosentina, prosegue studi e divulgazione. Diviene presidente dell’Accademia di belle arti di Napoli dal 1973 al 1975. Nel 1968 fu insignita della medaglia d’oro dal Ministero della Pubblica Istruzione quale benemerita della scuola, della cultura e dell’arte. Nel 1976 le fu assegnato il titolo di Grande ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.

Le presenze di oggi al convegno

Moderati dalla direttrice della Biblioteca nazionale di Napoli Maria Iannotti, dalle 9 interverranno: Vittoria Fiorelli, Fiammetta Sabba, Teresa Leo, Patrizia Rocchini, Fiorella Romano, Maria Rascaglia, Gabriella Mansi, Daniela Bacca e Simonetta Buttò direttrice dell’Istituto Centrale del Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane. Nel pomeriggio testimonianze e ricordi, moderati da Lydia Tarsitano, con Titti Marrone, Sergio Angori, Guido D’Agostino, Giuseppe De Nitto, Vincenzo Trombetta.

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