Cartoline Europee-Qatargate:Il denaro nella spazzatura

Cartoline europee-La consueta rubrica sulla Politica Europea

Si arricchisce ancora di una nuova pagina l’ormai enorme volume sulla triste e torbida vicenda del Qatargate. Infatti fanno indignare e riflettere le ultime dichiarazioni di uno dei maggiori inquisiti cioè Antonio Panzeri, diffuse dalla Deutsche Welle famosa emittente tedesca, sulla triste vicenda di corruzione politica all’interno del Parlamento Europeo. Infatti Panzeri avrebbe fatto negli ultimi giorni ulteriori dichiarazioni ai magistrati sulla vicenda. Asserendo che nel bienno 2018-2019 lui e l’assistente parlamentare Francesco Giorgi, avrebbero ricevuto compensi per un milione di euro a testa l’anno. Arricchendo la propria deposizione affermando, che dato che per lui i soldi in quel periodo contingente erano diventati veramente troppi, decise un giorno di gettarne una discreta somma, nella spazzatura sotto la sua abitazione di Bruxelles. Dichiarazioni che rasentano il ridicolo, che però fanno intuire il livello di estrema mediocrità umana e politica dell’intera faccenda. Oramai Antonio Panzeri è un fiume in piena e con le sue dichiarazioni reiterate sta facendo tremare il Parlamento Europeo. Ricordiamo che Panzeri sta collaborando con la giustizia belga per avere uno sconto della pena, che alla fine della fiera dovrebbe essere di un anno di reclusione, invece dei cinque preventivati dagli inquirenti giudiziari. Intanto come si sa l’ex vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili è ancora in carcere e ci rimarrà perlomeno un altro mese. L’ avvenente politica greca è anche lei accusata di aver ricevuto denari dal Qatar, per addolcire le politiche di questo stato agli occhi della UE. Da sottolineare anche che alla Kaili è stato negato qualche tempo fa il regime di sorveglianza elettronica, perché sarebbe secondo la magistratura belga ancora capace di inquinare le prove a suo carico. È tornato invece a casa da diversi giorni il suo compagno Francesco Giorgi, a cui la magistratura  ha concesso i domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico. Quindi come si desume la vicenda è ancora tutta da seguire e da decifrare. Ci vorrà ancora molto tempo per comprendere il quadro completo dell’ intrigata faccenda.

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