Campania: Primato di finanziamenti del Pnrr per i beni confiscati

Striscione Associazione Libera Campania

Il Pnrr stanzia finanziamenti per i beni confiscati in Campania

La Campania detiene il primato dei progetti finanziati dal Pnrr, per i beni confiscati. Con 75 progetti finanziati e 51 enti destinatari questa regione si prende il primato. Dopo lo scalpore dell’arresto di Matteo Messina Denaro si è tornato a parlare dei beni confiscati. Il presidente Del Consiglio, Giorgia Meloni ne ha discusso con il sottosegretario Mantovano. La Meloni vede , nei beni confiscati alla mafia, un’opportunità per creare lavoro, creando attività economiche. Ha inoltre dichiarato: ” Sì alla legalità sì agli strumenti, sì a tutto quello che serve sul terreno della legalità. Già tempo fa, però, il tema dei beni confiscati era emerso con il dossier di Libera, sui finanziamenti previsti dal Pnrr per la rifunzionalizzazione dei beni confiscati nelle regioni meridionali.

Ben 75 sono i progetti finanziati e 51 gli destinatari  di beni confiscati coinvolti. Stanziati 109 milioni di euro i fondi complessivi, con i quali saranno finanziati questi progetti. La percentuale maggiore spetta alla provincia di Caserta con il 51,6 del totale regionale su 21 comuni per 41,5 milioni. Il finanziamento massimo corrisponde a 2,5 milioni. Diciotto comuni si aggiudicano un finanziamento superiore al milione e mezzo. Questi dati sono stati estrapolati dal dossier di Libera  Campania, ” Pnrr e Beni confiscati: un’opportunità storica”.

Uno dei beni confiscati alla mafia

 

Questi progetti rappresentano una straordinaria opportunità di welfare, di giustizia sociale, di cambiamento e di riscatto. A disposizione delle comunità locali , una rete di servizi di grande impatto e di eccezionale valore. Sarà necessario , però, vigilare sull’utilizzo dei fondi, affinchè gli investimenti programmati vengano realizzati ed ultimati in tempi brevi. L’associazione Libera sarà presente, ” agevolando, stimolando e favorendo questi processi di partecipazione dei cittadini e del terzo settore, dall’altro accompagnando le istituzioni locali”. Queste le dichiarazioni del responsabile del settore beni Confiscati di Libera Campania, Riccardo Christian Falcone.

Sorvegliare sui progetti è fondamentale anche perchè, secondo il report  di Libera, RimanDati  Campania, i dati della trasparenza delle amministrazioni locali sono poco trasparenti. Sul piano nazionale sono stai 1073 i Comuni monitorati. Di questi il 63,5% è inadempiente. In Campania il 38,4% dei comuni destinatari di beni confiscati non ha ancora pubblicato l’elenco . Un obbligo sancito da Codice Antimafia.

Associazione Libera Campania

Questi finanziamenti sono un’occasione veramente importante per la Campania, dove la disoccupazione e l’illegalità dilagano. Per cui il lavoro di coordinazione tra LIBERA e le istituzioni, anche se duro, è fondamentale. In una terra dove il lavoro significa riscatto ci si aspetta che tutto sia svolto al meglio. Anche questo rappresenta un bene comune, specialmente per questa Regione così “massacrata”. Riutilizzare i beni confiscati rappresenta la “luce in fondo al tunnel” per una buona parte della popolazione.

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