Basket, il coach Narciso: dagli inizi a Napoli fino all’arrivo a Malta

Da Napoli a Malta: la carriera internazionale dell’allenatore di basket Christian Narciso

Per il giovane napoletano Christian Narciso, diventato a soli 33 anni il coach di una delle squadre più importanti di Malta, il basket è sempre stato una ragione di vita. L’allenatore, cresciuto a Ponticelli nella periferia est del capoluogo campano, ha iniziato a praticare la pallacanestro alla tenera età di 7 anni. Sport che gli ha consentito non soltanto di “togliersi dalla strada” ma anche di conoscere persone fondamentali per il suo percorso da atleta. Quando è fuori dalla palestra, Narciso trova il tempo per dedicarsi ai propri hobby. Estremamente curioso, ama scoprire sempre cose nuove, dedicandosi altresì alla cucina, ai viaggi, alla lettura e al buon cibo.

Dagli esordi sui campi di pallacanestro alla vita da giocatore ma senza trascurare gli studi

Devo la mia passione per la pallacanestro – racconta il coach – al mio maestro delle elementari e ad un mio amico con cui sono andato a provare. L’amore è stato a prima vista e non ho mai più smesso, anche grazie agli istruttori. Ero un bambino iperattivo e il basket riusciva a farmi consumare le tante energie e a socializzare“.

Il giovane ha militato in varie squadre, ottenendo sempre ottimi risultati. Anni di gavetta durante i quali ha appreso insegnamenti preziosi, in primis il senso di competitività e lottare per raggiungere i propri obbiettivi. “Ricordo sempre il senso di comunità ed appartenenza avuto con ogni squadra con cui ho militato. – dichiara – Mi hanno insegnato ad accettare un ruolo e svolgerlo al meglio delle mie possibilità; ho avuto la fortuna di poter esprimere la mia creatività e di poter lasciare tutte le problematiche a casa solo toccando il campo e quel pallone a spicchi”.

Nonostante gli impegni sportivi, l’allenatore non ha mai trascurato gli studi: “Soprattutto in giovane età – afferma – è un’impresa sapere che percorso intraprendere e chi voler essere da adulti. Ci sono passato anch’io e so cosa vuol dire, ho impiegato 10 anni per laurearmi alla triennale in Scienze Motorie e sono contento di avercela fatta, ma so anche che in quegli anni ho scelto semplicemente di seguire la mia passione, quella dell’allenare a pallacanestro. Il messaggio – aggiunge – che voglio passare è che si può essere ottimi studenti e avere attività sportiva agonistica allo stesso tempo, ci sono tanti esempi di professionisti che si laureano, ma ciò non deve essere ciò che definisce una persona. Ognuno ha i suoi tempi e le sue priorità, l’importante è fare ciò che veramente si ama ed avere sempre il sostegno genitoriale su qualsiasi cosa si voglia fare nella vita”.

La scelta di allenare e “accantonare” la carriera da cestista

A 20 anni Narciso prende una decisione sofferta, ossia quella di “appendere” al chiodo le scarpe da cestista per diventare allenatore. L’idea era nata dopo essersi ritrovato in una società professionistica in qualità di assistente nella serie A2 femminile a Napoli. Realtà grazie alla quale ha avuto modo di testare le proprie capacità, facendogli capire di poter trasformare la sua passione in un lavoro e quindi spingendolo a formarsi come coach a 360 gradi.

Infatti, il giovane ha trascorso due stagioni a Vejen, passando da una Division 3 alla 1 in due anni consecutivi e una a Copenaghen allenando giocatori che adesso militano nella serie A danese. Successivamente, si è spostato a Valencia per la Summer League di Europrobasket da scout in cui ha imparato a guardare al suo mestiere con una prospettiva a tutto tondo. Nel corso dei due anni della pandemia, ha vissuto la Sardegna come coach di una società giovanile di Oristano, dando una mano ai più giovani a migliorarsi. Inoltre, Narciso ha fondato insieme alla moglie Gaby, insegnante di yoga, un programma olistico di sviluppo avanzato per i cestisti chiamato Flexiballer nel quale si combinano aspetti della decision making del basket con la parte psico-fisica di questa disciplina orientale. Un progetto che lo porterà prossimamente in una tournée in giro per l’Europa per farne conoscere i diversi aspetti benefici.

Narciso insieme ai giocatori del Mellieha Basketball Club

Il sogno maltese

Da quest’anno, Narciso è diventato l’allenatore del Mellieha Basketball Club che milita nella serie A maltese. Attualmente il team sta andando bene e il coach si ritiene molto soddisfatto del lavoro svolto finora dai suoi ragazzi: “Ovviamente sappiamo – asserisce – che dobbiamo lavorare ancora più duramente per conquistare gli obbiettivi che ci siamo prefissati. Al momento abbiamo battuto i campioni in carica proprio questo mercoledì e siamo primi in classifica, una sorta di “campioni d’inverno”. Raggiunte due finali in due competizioni diverse, siamo consapevoli che la stagione è ancora lunga e tutti ci aspetteranno al varco“.

Dunque, il campionato va a gonfie vele ma il giovane preferisce non sbilanciarsi, mantenendo i piedi ben piantati per terra: “Ci siamo messi in un’ottima posizione – sottolinea – oltre, al primo posto appena acquisito, ci siamo qualificati per la finale in altre due competizioni, la Shield Cup e la Knock Out. Qui ci sono 5 competizioni, oltre alla Supercoppa, c’è il campionato principale che è la BOV League (dove siamo primi) e le sopracitate Shield e Knock Out, e la Louis Borg Cup che partirà a Febbraio. Noi ragioniamo partita per partita e diamo importanza ad ognuna, – conclude – vogliamo provare a vincere il più possibile perché questa è la nostra mentalità e vedremo a fine anno cosa avremo raccolto“.

 

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