La bimba di 10 anni ferita con la sua famiglia fuori ad una gelateria a Sant’Anastasia, da ieri sembra fuori pericolo. Per averne però la certezza bisognerà attendere ancora qualche giorno. A sparare i 10 colpi con pistola e mitraglietta in piazza Ammiraglio Carlo Cattaneo, sono stati due giovani un 17enne ed un 19enne. La piccola è stata subito raggiunta da un proiettile alla testa ed è stata portata immediatamente al Santobono, mentre i genitori sono rimasti feriti in modo lieve. Il fratellino piccolo di 6 anni è riuscito a salvarsi dagli spari.
Secondo quanto riportato su Fanpage, la bimba ferita, operata nella notte al Santobono per l’estrazione dell’ogiva, è stata sottoposta ad un secondo intervento il giorno successivo; il frammento di proiettile non ha raggiunto l’orbita oculare né il cervello, è stato fermato dalle ossa del massiccio facciale, ma le condizioni della piccola sono ancora gravi e per escludere definitivamente il pericolo di vita si dovrà attendere i prossimi giorni. Questo quanto emerge dall’intervista al Dott. Giuseppe Cinalli, neurochirurgo e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Responsabile del Dipartimento di Neurochirurgia Pediatrica presso l’Ospedale Pediatrico Santobono-Pausilipon di Napoli. Il video dell’intervista cliccando qui: video
Le indagini sono state svolte dai carabinieri di Castello di Cisterna con il coordinamento della Dda. Secondo la ricostruzione dei fatti, i due giovani dopo il litigio con altre persone di Somma Vesuviana, sarebbero tornati sul posto armati, passando per piazza Cattaneo e aprendo il fuoco all’impazzata.
I due sono accusati di tentato omicidio e porto illegale di arma in concorso, con l’aggravante della premeditazione. Il 17enne difeso dall’avvocato Antonio Sorbilli, questa mattina è comparso davanti al Gip del Tribunale per i minorenni di Napoli avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Il provvedimento è stato convalidato ed è stata disposta la custodia in carcere; ancora da stabilire l’istituto penale minorile, che potrebbe essere quello di Nisida o quello di Airola (Benevento). Ancora da fissare l’udienza di convalida per il 19enne, Emanuele Civita (difeso dall’avvocato Fabio Marfella), figlio di un pregiudicato legato al clan D’Avino di Somma Vesuviana.
Continuano a moltiplicarsi i casi di sparatorie sia in strada che nei negozi. La gente ormai è spaventata, impaurita, sembra davvero diventato impossibile camminare con tranquillità per strada, o recarsi in un esercizio commerciale. Aumentano le aggressioni, gli scontri verbali e fisici che spesso terminano in tragedia. Non resta che imparare a capire come difendersi e come riuscire a salvarsi da un’eventuale sparatoria.
Su wikihow.it viene spiegato in maniera dettagliata come doversi comportare nel caso ci dovessimo trovare in una sparatoria di massa. Come mettersi in salvo, come reagire e come chiamare i soccorsi.
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