UILCA e ANMA denunciano l’emergenza stress nei luoghi di lavoro
riceviamo e pubblichiamo il seguente COMUNICATO STAMPA
Benessere e Pressioni sul Lavoro: UILCA e ANMA denunciano l’emergenza stress nei luoghi di lavoro
In diretta su One TV nella trasmissione “Benessere Lavoro Sì Subito!” condotta da Max Viggiani
Milano, 4 ottobre 2025 – Durante l’ultima puntata della trasmissione “Benessere Lavoro Sì Subito!”, andata in onda su One TV e condotta da Max Viggiani, il Segretario Generale di UILCA, Fulvio Furlan, la Segretaria Organizzativa di UILCA Lombardia, Claudia Dabbene, e il Presidente dell’Associazione Nazionale Medici d’Azienda e Competenti (ANMA), Dott. Pietro Antonio Patanè, hanno lanciato un forte messaggio sulle condizioni di benessere – o meglio, malessere – vissute nei luoghi di lavoro, in particolare nei settori bancario e assicurativo.
Benessere al centro dell’azione sindacale
Nel suo intervento, Fulvio Furlan ha sottolineato come il benessere lavorativo non sia più una tematica accessoria, ma una priorità sindacale, strettamente connessa alla qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori:
“Le dinamiche aziendali votate esclusivamente al profitto stanno generando livelli di stress inaccettabili, con gravi conseguenze sulla salute delle persone e sull’efficienza complessiva delle organizzazioni”.
Pressioni commerciali come nuova forma di disagio
Claudia Dabbene ha posto l’attenzione sul tema delle pressioni commerciali, spiegando come queste si traducano in pratiche organizzative e comportamentali dannose:
“Riunioni continue, richieste incessanti, obiettivi irrealistici e responsabilità scaricate in modo indiretto alimentano ansia, insicurezza e senso di inadeguatezza. I lavoratori arrivano a normalizzare lo stress, e questo è un campanello d’allarme gravissimo”.
Il contributo medico: valutare davvero il rischio stress
Dal punto di vista sanitario, il Dott. Patanè ha evidenziato come lo stress lavoro-correlato sia oggi uno dei rischi meno affrontati in modo serio:
“Troppe aziende fanno autovalutazioni di comodo. È tempo di inserire con sistematicità psicologi del lavoro ed ergonomi nei processi di valutazione e prevenzione”.
Ha inoltre sottolineato il valore dell’accomodamento ragionevole come buona prassi da diffondere per gestire i casi di fragilità lavorativa, tutelando dignità, salute e produttività.
Politica assente o in ritardo: la denuncia di Furlan
Durante la trasmissione, il conduttore Max Viggiani ha posto a Furlan una domanda diretta e incisiva:
“Secondo lei, la politica realmente si spende per risolvere questi problemi, o solo in periodo pre-elettorale? Esiste un confronto reale con le istituzioni per dare risposte ai lavoratori?”
La risposta del segretario UILCA è stata articolata e netta:
“Credo che la politica debba fare un salto di qualità. Paradossalmente, proprio in campagna elettorale non si parla mai del sistema bancario. Poi però, si interviene con forza – anche con strumenti come il Golden Power – in operazioni come quella tra MPS e Mediobanca, senza alcun confronto pubblico. Questo tipo di interventi non sono neutri: producono effetti su assetti societari, azionari e, soprattutto, sulle vite dei lavoratori e dei territori”.
Furlan ha poi rilanciato la proposta sindacale:
“Serve una visione strategica, un’architettura del settore bancario che sia coerente con la sua centralità economica e sociale. Il sistema bancario deve tornare a essere motore di sviluppo e coesione. Purtroppo, questa visione oggi manca”.
Ha inoltre sottolineato l’importanza del confronto istituzionale strutturato, citando l’audizione al Senato dei cinque segretari generali delle organizzazioni sindacali bancarie:
“Abbiamo ringraziato per l’ascolto, ma abbiamo anche chiesto che non sia un episodio isolato. Serve un tavolo stabile che affronti l’intero sistema, non interventi spot su singole operazioni”.
Desertificazione bancaria: rischio per cittadini e lavoratori
Un altro tema affrontato da Furlan è stato quello della chiusura degli sportelli bancari, soprattutto nelle aree interne e fragili del Paese:
“Non possiamo più accettare che il criterio unico sia la redditività. Le banche devono garantire accessibilità ai servizi, altrimenti si indeboliscono le comunità e si aumenta la pressione su chi resta. È una questione di giustizia sociale”.
Indagine di clima, formazione e cabina di regia
Tra le proposte concrete, Furlan ha evidenziato la necessità di:
“Il nostro contratto rinnovato nel 2023 prevede strumenti validi. Ora serve la volontà politica e aziendale per attivarli davvero. Le pressioni commerciali, lo stress, le trasformazioni digitali vanno affrontate insieme, con una visione complessiva”.
Appello congiunto: “La persona al centro”
In chiusura, tutti gli ospiti della puntata hanno lanciato un appello chiaro e condiviso:
UILCA e ANMA, insieme a tutte le forze responsabili, continueranno a lavorare per promuovere ambienti di lavoro più sani, strumenti concreti di prevenzione e una cultura organizzativa che metta davvero la persona al centro.
