Oggi a partire alle 19:30 si terrà a Roma, la fiaccolata in memoria di Giulia Tramontano, domani invece a Sant’Antimo nella sua città natia. Giulia è stata uccisa crudelmente il 23 maggio a Senago in provincia di Milano, dal suo compagno Alessandro Impagnatiello. Una tragica vicenda che ha scosso tutto il mondo, non solo come caso di femminicidio ma soprattutto perché Giulia era in attesa di un bimbo da 7 mesi. Due vite stroncate in un attimo, due vite terminate atrocemente per mano di un folle che ha sferrato diverse coltellate alla vittima. Giulia aveva 29 anni ed era originaria di Sant’Antimo in provincia di Napoli. La fiaccolata sarà organizzata domani anche nel suo paese natio.
Il sindaco di Sant’Antimo Massimo Buonanno, ha annullato anche i festeggiamenti del 2 giugno proclamando in città il lutto cittadino.“In questi mesi – aggiunge il sindaco – abbiamo fatto tanto per sensibilizzare contro la violenza sulle donne. Siamo tutti sconvolti per quello che è successo. Ci stringiamo al dolore della famiglia”.
La manifestazione a Roma è stata organizzata da Enrico Rizzi, attivista per i diritti degli animali, e vi parteciperà fra gli altri il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. L’iniziativa ha come obiettivo anche quello di chiedere la certezza della pena per chi commette crimini così efferati.
“Ogni giorno, da anni, mi batto per i diritti degli animali, ma non posso certo girarmi dall’altra parte come uomo e come cittadino, davanti ad un crimine così orrendo”. Così Rizzi che aggiunge: “Quanto accaduto ci deve portare a reagire per riaffermare i valori della nostra società, della legalità e del vivere comune. Una povera mamma e il suo bambino che non ha potuto dare alla luce reclamano giustizia al pari delle tante vittime che non hanno voce per cui mi impegno ogni giorno”.
“E’ doveroso prendere parte a queste iniziative che – le parole di Borrelli – si prefiggono di sensibilizzare la popolazione e le Istituzioni stesse, questione fondamentale perché è proprio l’incapacità di guardare alla gravità del problema che fa sì che non siano state messe in campo misure concrete ed efficaci. Per ottenere di risultati bisogna innanzitutto smetterla di gridare all’emergenza, non può essere definito tale un problema che è sin troppo radicato nella nostra società, perché in tal modo si pensano soltanto a misure estemporanee e tampone. Occorre, invece, una rivoluzione, vera e propria, a livello culturale, giuridico e penale. Quindi, per cominciare, chi commette tali efferati delitti deve scontare il resto dei propri giorni in carcere”
Sempre oggi è in programma a Napoli, dalle 17 in piazza del Plebiscito, davanti alla sede della prefettura, un’iniziativa organizzata dalla Consulta regionale per la condizione della donna. Aderiscono all’iniziativa anche Cgil, Cisl e Uil Napoli. Al flash mob parteciperà anche l’amministrazione comunale di Napoli. Giovedì 8 giugno, poi, un corteo attraverserà le strade di Sant’Antimo. Il raduno è alle 19 nel piazzale antistante la villa comunale Del Rio, in via Roma. (NapoliToday)
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