La gioia del Cinema-La consueta rubrica sulle novità cinematografiche
Come sempre una notte magica quella della novantacinquesima edizione degli Oscar 2023, dove il dominatore assoluto è stato il film “Everything Everywhere All at Once” che ha portato a casa sette mitiche statuette. Il film è stato diretto dai “Daniels” che è la somma artistica di Daniel Kwan e Daniel Scheinert. La pellicola come si diceva ha vinto 7 Oscar e cioè miglior film, migliori registi, miglior attrice protagonista (Michelle Yeah), migliori attori non protagonisti( Ke Huy Quan e Jamie Lee Curtis) e infine migliore sceneggiatura originale. Per quanto concerne il premio al miglior attore protagonista, il titolo è andato a Brendan Fraser per la sua intensa e toccante interpretazione nel film “The Whale”. Grandi sconfitti nella serata dei sogni 2023 sono stati senza dubbio i film Top Gun: Maverick e Avatar:La via dell’acqua, che sono stati premiati solamente per la miglior pellicola il primo e per i migliori effetti speciali lo spettacolare Avatar. Battuti anche Steven Spielberg con il suo “The Fabelmans” e gli “Spiriti dell’isola”, che aveva ricevuto ben 9 candidature al prestigioso premio. “Pinocchio” di Guillermo Del Toro, ha vinto la statuetta come miglior film d’animazione. L’ Oscar per il miglior film straniero se lo è aggiudicato la Germania con il film “Niente di nuovo sul fronte occidentale”. Esce decisamente male da questa edizione degli Oscars l’Italia, che era in lizza per vincere due statuette. Precisamente nella categoria miglior trucco con Aldo Signoretti e per il miglior cortometraggio con Alice Rohrwacher dal titolo “Le pupille”, che hanno visto sfumare inesorabilmente il loro sogno artistico. Da sottolineare che l’Oscar per la migliore canzone originale è stato vinto da ” Naatu Naatu” dal film “RRR”, pellicola indiana diretta da S.S. Rajamouli. La canzone è riuscita a primeggiare nei confronti dei brani delle artiste favorite alla vigilia, che sono Lady Gaga e Rihanna.L’ Oscar per il miglior documentario se lo è aggiudicato “Raghu, il piccolo elefante”. Mentre il trofeo per il miglior corto animato è andato a “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo”. Il titolo per i migliori costumi se lo è accaparrato “Black Panther:Wakanda Forever” dell’ afroamericana Ruth Carter. Quindi in definitiva questa edizione degli Oscars sarà ricordata soprattutto perché ha visto trionfare gli artisti asiatici, novità assoluta per la straordinaria manifestazione. L’ Italia come si evince ne esce delusa e amareggiata ma si auspica che potrà ritornare a sorridere già nella prossima edizione.
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