Facciata chiesa di San Domenico Maggiore
La chiesa di San Domenico Maggiore è un altro luogo nascosto e meraviglioso da scoprire a Napoli. Il complesso monumentale di San Domenico Maggiore (oggi museo Duma) si trova nell’omonima piazza dedicata a San Domenico Maggiore, uno dei punti focali del centro storico di Napoli. Si trova infatti lungo il decumano inferiore di Spaccanapoli.
Nel 1324 fu completata la chiesa e custodisce testimonianze importanti della storia di Napoli. Al suo interno troviamo numerosi sepolcri dei sovrani aragonesi. Per tanto tempo è statala dimora di Tommasa D’Aquino e antica sede della prestigiosa Università di Napoli. Oggi questo luogo, simbolo del barocco napoletano, non può mancare negli itinerari della città partenopea.
Nel 1283 re Carlo II d’ Angiò, detto lo zoppo, commissionò. Purtroppo morì prima che i lavori finissero nel 1324. Fin da subito i frati Domenicani nel regno di Napoli, abitarono in questa chiesa. Nel convento adiacente ospitarono San Tommaso d’Aquino, Dottore della Chiesa. Egli, in questo luogo, condusse gli studi filosofici e teologici.
La chiesa custodisce, nella sagrestia, circa 40 feretri di nobili e reali della famiglia d’Aragona, ed i sarcofagi che contengono quasi l’intera dinastia aragonese che regnò a Napoli nel 1400. Tra i regnanti più importanti più importanti ,seppelliti nella chiesa, ricordiamo Alfonso V d’Aragona, Ferdinando I d’Aragona , re di Napoli e Ferdinando II d’Aragona.
In seguito a terremoti ed incendi , l’edificio subì vari danni . Per cui, a partire dalla seconda metà del quindicesimo secolo, attuarono un restauro che portò, gradualmente, la chiesa allo stile barocco voluto da Tommaso Ruffo nel 1670. Tale splendore possiamo ammirarlo anche oggi.
Nella sagrestia, oltre ai feretri della nobiltà aragonese, erano conservati , in delle urne d’argento, i cuori di Carlo i d’Angiò, Alfonso I, Ferdinando I e Ferdinando II. Sfortunatamente non e ne sono più tracce dall’effimero regno napoleonico di Napoli. Basta, poi, alzare lo sguardo per ammirare nella volta uno splendido affresco di Francesco Solimena che dipinse, intorno al 1709: il Trionfo della Fede sull’Eresia ad opera dell’Ordine Domenicani.
Inoltre dalla Piazza di San Domenico Maggiore, si accede all’interno della chiesa passando dall’abside e non dalla facciata principale, il cui ingresso dà sul cortile del convento dei frati domenicani.
La maggior pare delle opere è esposta nelle cappelle ai lati delle navate. Tra le opere più prestigiose custodiva la Flagellazione del Caravaggio e l’Annunciazione di Tiziano, oggi visibili al museo di Capodimonte, e la Madonna del Pesce di Raffaello, esposta al Museo del Prado di Madrid.
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